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Piano casa: Bossi pensa ambientalista e frena Berlusconi anche per il Ponte sullo stretto

14 marzo 2009 0 commenti

Umberto Bossi stoppa Berlusconi sul Piano casa e Ponte sullo Stretto Slitta l’approvazione, strombazzata su tutti i media, del Piano casa, che nelle intenzioni del Premier dovrebbe dare una botta all’economia e rimettere in circolo denaro e lavoro.

Se ne riparlerà alla prossima riunione del Consiglio dei ministri. Lo Stop è arrivato dalla Lega e dal Ministro Bossi, che vogliono veder chiaro in questo Piano casa sopratutto per escludere che si tratti di una manovra per travestire un condono edilizio. La Lega, chiarisce inoltre che neanche il Ponte sullo Stretto rientra tra le infrastrutture gradite.

Il Governo, però si affretta a far sapere che non c’è nessuna diatriba con la Lega. Scrive Il Messaggero:

Nel corso del cdm di oggi Silvio Berlusconi ha illustrato le linee guida del piano. «Tutti i ministri hanno espresso all’unanimità il loro consenso» ha detto il ministro delle Politiche comunitarie Andrea Ronchi.

Mica vero: Umberto Bossi, attraverso le parole di Roberto Cota capogruppo leghista alla Camera fa sapere:

Sul piano casa chiediamo attenzione sull’ambiente ma anche perché nelle graduatorie delle case popolari i nostri giovani e i nostri anziani sono sempre gli ultimi.

Non solo: Cota specifica che la Lega è da sempre contro i palazzinari, ma chiede anche che le case non siano destinate agli extracomunitari:

La nostra richiesta politica è quella di individuare dei paletti per l’assegnazione: le risorse sono poche e non possiamo permetterci di fare le case per gli immigrati anziché per i nostri cittadini. La Lega è sempre stata contro la cementiflcazione selvaggia ma Franceschini parla di un provvedimento che non ha ancora letto. E non lo ha ancora letto per il semplice fatto che ancora non c’è. Fare le opere pubbliche è senz’altro la scelta giusta. Detto questo nel piano ci sono opere molto importanti per il Nord ma, come tutti sanno, c’è anche il Ponte di Messina. Che è tema di discussione. Noi abbiamo una nostra visione dello sviluppo in Sicilia, La Sicilia, per noi, ha bisogno di turismo e il turismo si realizza con i collegamenti aeroportuali, non costruendo un’opera faraonica se poi resta l’imbuto della Salerno-Reggio Calabria.

Via | Clandestinoweb, MEF
Foto | Fioreblog