Palermo, Rifkin dice no al nucleare in Sicilia e Lombardo boccia l’eolico
Jeremy Rifkin ha partecipato alla conferenza di presentazione del Pears (Piano energetico-ambientale regionale siciliano), voluto dalla regione Sicilia e dal Presidente Raffaele Lombardo e ispirato alla sua filosofia.
In pratica in Sicilia ognuno produrrà da se l’energia di cui ha bisogno ricorrendo alle energie rinnovabili che ritiene più idonee.
Lombardo dal canto suo ha spiegato, come riferisce Suddest, che per la Sicilia gli obiettivi sono il 5-5-5:
cinque milioni di abitanti in Sicilia, cinque miliardi di euro di investimenti e cinque anni per fare diventare le energie rinnovabili patrimonio della comunità. I piccoli impianti potranno soddisfare il bisogno individuale, puntando su generatori eolici verticali e piccoli pannelli solari e incentivando chi li produce.
Ma Rifkin perà ha chiarito che l’unico punto che proprio non va è quell’apertura al nucleare della Regione Sicilia, che la considera una delle tante energie possibili. Eh no! Ha detto Rifkin: il nucleare ha fatto la sua storia. E ha aggiunto rispetto alla neo collaborazione con Lombardo:
il quale ha una grande visione: democratizzare l’energia e portarla nella disponibilità di tutti i siciliani. Ma i nostri bambini meritano di più di questa idea folle del nucleare, che è un’energia da guerra fredda e che ha fatto la sua storia. In Italia non c’é l’uranio, c’é invece il sole e questa è la strada maestra da seguire, perché dà l’indipendenza economica e ci consente di produrre energia rinnovabile.
Infine, Lombardo boccia i 139 impianti eolici in attesa di autorizzazione e sembra non siano destinati così a sorgere.
Via | Suddest
Foto | Daniele Biavati