Nucleare, corriamo il rischio di essere colonizzati dalla Francia?
Il dibattito sul nucleare è apertissimo anche in ambito industriale e interviene, in proposito, l’Ansaldo a mettere in guardia i nuclearisti più convinti non tanto per la scelta in sè quanto per il rischio colonizzazione energetica.
E in proposito c’è stato un botta e risposta tra Zampini che è a.d di Ansaldo Energia e Livio Vido, Direttore Divisione Ingegneria e Innovazione della Enel durante la conferenza “Innovazione energetica e rilancio del nucleare. Lo scenario italiano” che si è tenuta ieri a Roma e organizzata dall’OICE. >Il primo ha chiesto più spazio per le aziende italiane, l’altro ha risposto che ci sarà spazio per le imprese nazionali solo se saranno all’altezza delle tecnologie necessarie.
Ha detto Vido:
Le aziende italiane devono recuperare il gap con quelle francesi. L’industria italiana si deve formare, altrimenti saremo costretti a guardare all’estero.
Dice Giuseppe Zampini, a.d. di Ansaldo Energia:
Ci troveremmo di fronte ad una situazione in cui l’80% delle attività di realizzazione e ingegneristica delle nuove centrali sarebbero in mano a società e aziende francesi. Una colonizzazione insomma. Chiedo che Enel apra un tavolo con le imprese fin da ora non solo per la produzione dell’energia, ma anche di accesso alle tecnologie e di manutenzione.
E conclude Zampini:
Altrimenti perchè fare il nucleare?
Via | Borsa italiana , Virgilio
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