Lav, petizione in 300 piazze d’Italia contro il randagismo e il traffico di cuccioli dall’Est
La LAV scende in 300 piazze italiane, domani, sabato 28 marzo e domenica 29 marzo, dopo il tragico episodio di Modica di cui abbiamo parlato nei post prtecedenti, e lo fa per raccogliere firme con l’obiettivo di presentare una petizione contro il fenomeno del randagismo e il traffico di cuccioli dall’Est, chiedendo:
- una moratoria delle vendite di cani e gatti e sulle importazioni, in maniera da chiudere i “rubinetti” dell’abbandono delle cucciolate che causano enormi problemi economici alle Amministrazioni pubbliche, e di sicurezza, e per difendere il principio morale che un essere vivente non può essere oggetto di compravendita;
- subito una legge per l’introduzione del reato di traffico di animali da compagnia, al fine di perseguire chi, in maniera organizzata, clandestina e priva di documentazione, introduce e commercia cuccioli nel nostro Paese;
- subito un decreto legge in materia di tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani;
- ordinanze comunali e regionali, e un Decreto Legge del Governo, che impongano la sterilizzazione obbligatoria dei cani sul territorio nazionale;
- campagne di sensibilizzazione per incentivare le adozioni dai canili, peraltro gratuite.
Ad oggi sono stati sequestrati dalle forze dell’ordine più di 500 cuccioli importati illegalmente e in condizioni estreme. Infatti, la mortalità è elevatissima nella fase di trasporto e raggiunge il 50%. Inoltre sono cuccioli non vaccinati e i rischi sanitari per l’Italia sono altissimi. Il business però è fiorente sopratutto per alcune razze come Carlini, Jack Russel, West Highland, ecc., spacciate per provenienza italiana, il cui valore sul mercato aumenta anche di 20 volte, rispetto al prezzo d’origine.
Per quanto riguarda la situazione siciliana è stato previsto una seconda petizione, valida solo per questa regione e che servirà a chiedere:
- l’istituzione di un Garante regionale per il controllo sull’applicazione degli strumenti legislativi previsti per il contenimento del randagismo e la tutela degli animali;
- un controllo capillare sull’adempimento da parte dei Comuni (con messa in mora e commissariamento per quelli inadempienti) delle prescrizioni dettate dalla Legge Regionale n.15/2000;
- l’istituzione di un’Agenzia regionale per i diritti animali competente per i controlli e la regolamentazione dell’attività di canili e rifugi;
- un piano periodico di controllo a tappeto dei microchip dei cani padronali da parte della Polizia Municipale o di altro organo di polizia;
- l’istituzione di una commissione per la modifica della L.R n.15/2000 e del relativo Regolamento esecutivo;
- la realizzazione di un piano regionale di repressione degli abbandoni (articoli 727 e 544bis del Codice penale) e del fenomeno degli avvelenamenti.
Sul sito nonlosapevo, la petizione on-line contro il traffico di cuccioli dall’Est.
Via | Comunicato stampa
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