Cambiamenti climatici: le mucche sono da assolvere?
Mi scrive Caludio Costa, medico veterinario consulente ambientale coopagri il quale mi spiega che secondo i dati da lui analizzati relativi al Rapporto ISPRA sulle emissioni zoogeniche, per intenderci le emissioni di metano ad opera dei ruminanti, che interessano gli allevamenti, sono errati e in un certo senso colpevolizzano la zootecnia.
Fino ad oggi la tendenza è stata quella di dire che gli allevamenti intensivi di bovini, ma anche di altri animali, inquinano quanto i SUV.
Secondo il rapporto dell’ISPRA, gli allevamenti inquinano, anche se i gas serra sono in diminuzione,:
risulta che nel 2006 il 79% delle emissioni è stato determinato dagli allevamenti bovini: il 41% deriva dalle vacche da latte, e il 38% dagli altri bovini. L’80% delle emissioni di metano dovute a fermentazione enterica provengono da Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte (in testa alle emissioni), Sardegna, Veneto, Campania, Lazio e Sicilia.
Ma rispetto alla responsabilità dei bovini delle emissioni nell’atmosfera di metano non è d’accordo Claudio Costa. Dopo il salto le sue motivazioni.
Scrive Costa:
Primo errore: gli scienziati dell’IPCC calcolano le emissioni di metano sul totale degli animali senza contare che gran parte di questo numero di animali era già presente 12 anni fa e che il metano zoogenico del 2008 di questi animali va a sostituire il metano emesso nel 1996 dallo stesso numero di animali. Perché il metano del 1996 si è ormai scisso in CO2 che assorbita dalle piante nel 2008, è emessa come CH4 dagli animali del 2008. Una stima da proporre in alternativa è un accumulo di quote per 12 anni sull’incremento zootecnico per specie e tipologia, anno per anno. La somma delle quote diviso il periodo di tempo preso in considerazione, dovrebbe dare la quota annua di metano zoogenico aggiuntivo.
Secondo errore:sommano il metano zoogenico a quello antropogenico. Ma il metano antropogenico, cioè quello industriale, o le perdite di estrazione e trasporto, quando si scinde in H20 e CO2 determina un aumento della concentrazione della CO2, il metano zoogenico NO! La CO2 che dopo 12 anni deriva dal metano è la stessa che è captata dai vegetali, non altera la concentrazione della CO2 atmosferica. La componente zoogenica del metano in atmosfera dovrebbe essere poco significativa, in quanto la concentrazione è stabile dal 90.
Secondo i dati NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) , sarebbe anzi in decrescita l’azione riscaldante del metano. Scrive Costa:
Da notare il picco del 1991 (pinantubo) e 1998 (el super nino). Picchi non antropogenici. Invece nel rapporto AR4 IPCC 2007 si afferma che l’incremento di metano è solo antropogenico.
E conclude Costa:
Fonte CDIAC, mentre i ruminanti zoogenici sono in forte crescita, dal 90 non c’è nessuna correlazione con il metano atmosferico.
Foto | NOAA, williseschenbach, Flickr