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Energia dal mare, perché non se ne sfrutta abbastanza?

4 aprile 2009 0 commenti

Mi scrive una mail il Sig. Antonio, autore del video che vi propongo su a proposito dell’energia ricavata dal moto ondoso e dice:

Si parla tanto di energia rinnovabile e, secondo me, si rincorre solo quella energia rinnovabile che può essere utilizzata in condizioni ambientali favorevoli ( insolazione, vento ecc.).
Penso che un fenomeno naturale e sempre attivo, che non è soggetto a stagionalità o latitudine e che produce una energia pressoché illimitata è l’effetto di marea e del moto ondoso. L’unico investimento effettuato in Europa per sfruttare l’energia di marea è quello fatto da EDF in Francia, dove la variazione del livello del mare tra bassa e alta marea è di circa 13 metri.

Non mi risulta, allo stato dell’arte, che ci siano programmi per sfruttare l’energia di marea con variazioni di livello anche minime. Come si vede dal video l’acqua spinta a tali altezze può essere poi utilizzata per produrre energia elettrica, a costo zero, nei momenti di maggior richiesta della rete elettrica. Si realizza così un sistema di immagazzinamento dell’energia da utilizzare quando serve, di capacità potenziali immense, a costo energetico zero, di semplice realizzazione e di impatto ambientale pressoché nullo. Mi risulta che l’unico impianto di accumulo energetico funzionante in Italia e forse in Europa è quello dell’ENEL che utilizza le acque del lago DELIO.

In esso si produce energia idroelettrica di giorno mentre di notte e nel fine settimana si consuma energia prodotta con combustibili fossili per pompare nuovamente l’acqua consumata dall’impianto durante il giorno. Ritengo che il bilancio energetico di una simile struttura sia poco efficiente e che non sia consigliabile anche sotto l’aspetto ecologico. Vi scrivo questo perché penso che sarebbe importante far conoscere il problema e quindi la soluzione al maggior numero possibile di persone.