Terremoto in Abruzzo e i messaggi inascoltati del Radon
Il tintinnio del lampadario, l’armadio che batteva contro il muro e lo strano dondolio che ho sentito mentre dormivo: mi sono svegliata di colpo e ho capito che era il terremoto e ho solo sperato che finisse presto. Qui in provincia di Caserta il sisma che ha colpito l’Abruzzo si è sentito “forte e chiaro”.
Qualche ora dopo le prime notizie hanno raccontato di un terremoto magnitudo 5.8 della scala Richter.
Le domande che ora ci si pone sono due: perché non ci sono accorgimenti antisismici in una zona riconosciuta sismica e se questo terremoto si poteva prevedere.
Vi invio, rispetto alla possibilità di previsione del terremoto ad un intervista in esclusiva di AquilaTV a Giampaolo Giuliani, di cui abbiamo parlato già su ecoblog.
In sostanza il dott. Giuliani la settimana scorsa aveva previsto l’evento, antcipandolo di qualche giorno e poiché il sisma non si è verificato domenica scorsa nella zona di Sulmona si è beccato una denucia per procurato allarme. Scrive Abruzzo 24ore:
La protezione civile continua a smentire tale teoria, forse perchè “qualcuno non ha interesse a far uscire una invenzione simile” ci sussurra Giuliani per telefono, ma questo gas sembra sia dimostrato che attraversi il Piombo, decadendo poi libera energia: i sensori leggerebbero l’energia emessa dal decadimento del Radon che diventa Polonio e poi Piombo e Bismut. Ma il Radon, che si studia da decenni per capire se venga emesso prima o dopo del terremoto, oggi Giuliani è convinto che venga emesso prima dell’evento sismico.
Foto | Abruzzoblog