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Abruzzo, il terremoto raccontato da Claudio volontario della protezione civile

7 aprile 2009 0 commenti

protezione civile Sento Claudio al telefono, durante un momento di pausa. Claudio ha 46 anni ed è volontario della Protezione civile, abita a circa 80 km da L’Aquila ed è impegnato, come autista a portare su e giù con il furgone gli altri volontari del sanitario Misericordia e della Protezione civile.

Claudio, dopo aver visitato le zone disastrate, mi spiega che ha avuto l’impressione che il terreno si sia sollevato e che ha sentito dire che ci saranno dei controlli anche sul Gran Sasso per vedere che genere di danni ha subito la montagna che sembra sia stata toccata profondamente dalle scosse.

D.: Il tuo primo impatto con la città?

Ho visto L’Aquila ed è una città distrutta. Sono stato a portare i colleghi a Onna e Fossa e sono due borghi rasi al suolo. La cosa che più mi ha sconvolto è stata la gente che come ci ha visto ci è corsa incontro ad abbracciarci, come fossimo parenti stretti e i bambini che se anche giocavano a pallone avevano i visi sconvolti.

D.: Cos’altro ti ha scioccato di questo sisma che pure hai sentito e che ha lasciato delle crepe nella tua casa che si trova a circa 80 km da L’Aquila?

Le case che ho visto erano come implose, hai presente quando si mettono le cariche per demolire un edificio e quello cade verso se stesso? Ecco sono così. Il che fa pensare al fatto che oltre ad essere stato un terremoto ondulatorio vi sia stato anche un movimento sussultorio. Non sono entrato dentro le zone più pericolose. Li ci lavorano solo i Vigili del fuoco. Ma posso dire che in certe strade ci si dovrebbe andare con uno psicologo di supporto tanta è la tragedia che si vive.

Qual’è la situazione dell’acqua potabile?

Per ora va bene non ci sono particolari necessità. Anche le tendopoli sono completate e ci sono anche dei pronto soccorso da campo. La macchina dei soccorsi sta funzionando bene

Cosa vi occorre?

Abbiamo bisogno di viveri e coperte e chi vuole andando sul sito Misericordia online può cercare la sede più vicina e contattarla per chiedere come contribuire.

» Il Diario del sisma in Abruzzo su Misericordie

Foto | Flickr