L’Italia insabbiata
Dopo il dolore che ha colpito il nostro Paese per le vittime del terremoto in Abruzzo, a pochi giorni di distanza ci si inizia a chiedere se la tragedia poteva essere evitata, il che porta ad un unica inevitabile domanda: perché, in una zona riconosciuta come sismica, e dunque sottoposta a vincoli costruttivi di tipo antisismico, sono crollate a quel modo, quasi implodendo, tante costruzioni, con accanto, invece, stabili che hanno retto senza troppi danni alle scosse?
Marco Tavaglio, nel suo prologo alla trasmissione AnnoZero di Santoro, di cui vi propongo il video su, (puntata per cui si stanno sollevando polveroni politici) dati alla mano, dimostra che in Italia non c’è mai stata una reale colata di cemento, magari! E neanche l’Abruzzo, si è sottratto a questa regola. Secondo i primi rilievi con il cemento sarebbe stata impastata anche sabbia di mare.
Certamente saranno le indagini della magistratura a fare luce sulle responsabilità, ma allora a questo punto, perché non inziare a pensare a nuove costruzioni che rispettino gli standard della bioedilizia e antisismiche?
Dopo il salto l’esperimento condotto nel 2007 nei laboratori Ivalsa -CNR di San Michele all’Adige in provincia di Trento, dove una casa di sette piani, in legno, ha resistito al test del terremoto di Kobe.