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Greenpeace denuncia: “I rifiuti RAEE non sono smaltiti”. Ma Ecodom non è d’accordo

18 aprile 2009 0 commenti

Greenpeace protesta contro la bella addormentata-Prestigiacomo

Nella stessa giornata due differenti comunicati stampa sul medesimo argomento: i rifiuti RAEE. Da un lato Greenpeace che con la sua manifestazione Hi-Tox davanti al Ministero dell’Ambiente, ieri mattina (nella foto un momento della protesta, qui la galleria completa) per denunciare, come spiega Vittoria Polidori, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace:

Se la Prestigiacomo non va dai rifiuti, i rifiuti vanno alla Prestigiacomo. Visto che sulla questione della raccolta di rifiuti elettronici la ministra fa la bella addormentata, abbiamo deciso di portare davanti al suo ufficio un esempio dei tanti centri di raccolta irregolari che avvelenano l’Italia e il futuro dei nostri figli.

Dall’altro il comunicato di Ecodom il consorzio che si occupa della raccolta dei RAEE che dice:

Ecodom nei primi 13 mesi di operatività, dal gennaio 2008 a febbraio 2009, ha raccolto, su tutto il territorio nazionale, circa 40 mila tonnellate tra frigoriferi, lavatrici e lavastoviglie (i RAEE). Grazie al processo di trattamento e riciclo realizzato dagli impianti selezionati da Ecodom, 848 mila tonnellate di anidride carbonica (CO2) non sono state immesse nell’atmosfera, e si è inoltre evitata la dispersione di una significativa quantità di gas che danneggiano lo strato di ozono.

Dopo il salto le ragioni dell’uno e dell’altro.

Greenpeace ha condotto una serie di rilievi presso i CdR (centro di raccolta rifiuti) tra la fine del 2008 e quest’anno in Lombardia, Veneto,Toscana, Abruzzo, Lazio, Campania, Sardegna e Sicilia a un anno circa dall’entrata in vigore del D.M. 8 aprile 2008 che li regolamenta.

Scrive Greenpeace nel suo dossier:

Oltre il 40 per cento dei centri visitati da Greenpeace non rispetta assolutamente i requisiti di legge. Un altro 40 per cento circa ha avuto una valutazione mediocre perché non è completamente conforme alla normativa. Solo il 20 per cento ha ottenuto una valutazione positiva e fra questi tre centri su otto schedati in Lombardia, tre aree di raccolta su sei della della Toscana, due su cinque in Sardegna, uno su dodici in Sicilia e un CdR su otto in Campania.

E per far si che la raccolta dei RAEE sia davvero avviata chiede con una petizione il contributo di tutti per:

Il 1 gennaio 2008 sarebbe dovuto partire il nostro sistema di raccolta dei rifiuti hi-tech. Ufficialmente ma non nella realtà! Mancano all’appello diversi decreti attuativi necessari a tradurre in pratica le disposizioni di legge. Tra questi, c’è il cosiddetto “Decreto Semplificazioni”, che obbliga la distribuzione a ritirare gratuitamente, in ragione di uno contro uno, l’apparecchiatura usata al momento dell’acquisto di un nuovo articolo simile destinato a un nucleo domestico. Questo decreto doveva entrare in vigore entro il 28 febbraio 2008, ma ancora non vede luce.

Dall’altro canto Ecodom invia una lista dettagliata delle raccolte effettuate:

Questa la graduatoria delle Regioni:
· Lombardia: con 8 mila tonnellate di RAEE raccolte, pari a 15,4 milioni di kWh di energia elettrica risparmiata e 174 mila tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera,
· Veneto: con 5 mila tonnellate di RAEE raccolte, pari a 9,4 milioni di kWh di energia elettrica risparmiata e 123 mila tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera,
· Piemonte: con 5,6 mila tonnellate di RAEE raccolte, pari a 11,2 milioni di kWh di energia elettrica risparmiata e 102 mila tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera,
· Toscana: con 2,8 mila tonnellate di RAEE raccolte, pari a 5 milioni di kWh di energia elettrica risparmiata e 76 mila tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera,
· Lazio: con 1,8 mila tonnellate di RAEE raccolte, pari a 3,2 milioni di kWh di energia elettrica risparmiata e 46,7 mila tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera,
· Friuli Venezia Giulia: con 1,7 mila tonnellate di RAEE raccolte, pari a 3,3 milioni di kWh di energia elettrica risparmiata e 40 mila tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera,
· Emilia Romagna: con 2,6 mila tonnellate di RAEE raccolte, pari a 5,6 milioni di kWh di energia elettrica risparmiata e 37,5 mila tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera,
· Sardegna: con 1,7 mila tonnellate di RAEE raccolte, pari a 3,3 milioni di kWh di energia elettrica risparmiata e 34,8 mila tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera,
· Umbria: con 1,7 mila tonnellate di RAEE raccolte, pari a 3,5 milioni di kWh di energia elettrica risparmiata e 34,6 mila tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera,
· Trentino Alto Adige: con 1,6 mila tonnellate di RAEE raccolte, pari a 3,1 milioni di kWh di energia elettrica risparmiata e 34,8 mila tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera,
· Campania: con 1,6 mila tonnellate di RAEE raccolte, pari a 3,2 milioni di kWh di energia elettrica e 33,5 mila tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera,
· Puglia: con 853 mila kg di RAEE raccolte, pari a 1,4 milioni di kWh di energia elettrica risparmiata e 24,6 mila tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera,
· Marche: con 1,3 mila tonnellate di RAEE raccolte, pari a 2,7 milioni di kWh di energia elettrica e 23,5 mila tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera,
· Liguria: con 697 mila kg di RAEE raccolte, pari a 1,1 milioni di kWh di energia elettrica e 21 mila tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera,
· Abruzzo: con 577 mila kg di RAEE raccolte, pari a 1 milione di kWh di energia elettrica e 14,7 mila tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera,
· Calabria: con 878 mila kg di RAEE raccolte, pari a 1,9 milioni di kWh di energia elettrica e 11,6 mila tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera,
· Sicilia: con 600 mila kg di RAEE raccolte, pari a 1,3 milioni di kWh di energia elettrica e 7,4 mila tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera,
· Basilicata: con 218 mila kg di RAEE raccolte, pari a 384 mila di kWh di energia elettrica e 5,8 mila tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera,
· Molise: con 126 mila kg di RAEE raccolte, pari a 250 mila kWh di energia elettrica e 2,5 mila tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera,

Dice Giorgio Arienti, Direttore Generale di Ecodom:

Ecodom nel primo anno di attività ha riciclato circa 30 mila tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici pari ad oltre il 40% del totale dei RAEE gestiti dal nuovo sistema: è un buon risultato, ma che ha ampi margini di miglioramento. Nel 2009 abbiamo esteso il numero dei partner che effettuano il trasporto e il trattamento degli elettrodomestici: da 14 a 28, distribuiti su tutto il territorio nazionale.

E tra le righe della mail inviata, ma non nel comunicato stampa, aggiunge:

Siamo soddisfatti dei risultati del primo anno di operatività del sistema, anche se molto rimane ancora da fare, per intercettare ed avviare al riciclo tutti i rifiuti elettronici prodotti in Italia: aumentare le isole ecologiche e la raccolta differenziata, certamente, ma anche consentire in modo semplificato la raccolta di questi rifiuti da parte dei negozi di elettrodomesitici.

Che abbia, al solito, decisamente ragione Greenpeace?