Rigassificatore a Porto Empedocle: gli agrigentini al voto
In queste ore si stanno tenendo ad Agrigento e provincia le consultazioni popolari, che termineranno domani alle 13,00, per conoscere la volontà degli agrigentini rispetto alla costruzione di un rigassificatore a Porto Empedocle. Su vi segnalo un video con le ragioni di chi dice si al rigassificatore presentate attraverso una campagna web e ci sono le ragioni del no presentate domenica scorsa in un mega concerto con le band siciliane che si è tenuto ad Agrigento.
Oltre le ragioni del si o del no, mi chiedo se qualcuno ha in mente come sia fatto Porto Empedocle. E’ uno dei luoghi di mare e sole più belli in assoluto e solo quello c’è, assieme al pesce fresco, ad alcuni ristoranti molto generosi, a qualche spiaggia attrezzata a lido. Ecco, proprio su quel porto dovrebbe sorgere il rigassificatore costruito da Enel, che scrive nella presentazione del progetto:
La manovra di avvicinamento prevede il supporto di quattro rimorchiatori che consentiranno le azioni di attracco in tutta sicurezza, e senza intralcio alla normale navigazione. Il gas liquido sarà immagazzinato in due serbatoi da 160.000 m3, interrati e a doppio contenimento totale: ognuno di questi sarà caratterizzato infatti da un contenitore d’acciaio speciale al nichel, rivestito a sua volta da un involucro esterno in cemento armato. Ciò renderà impossibile qualsiasi fuoriuscita di liquido o gas.Un processo semplice e sicuro trasformerà il gas da stato liquido a gassoso, all’interno di vaporizzatori nei quali il calore necessario sarà ottenuto per semplice scambio termico con acqua marina, senza sistemi di riscaldamento a combustione. L’acqua, raffreddata di qualche grado, sarà restituita in mare con uno scarico a più uscite, con effetti che svaniranno completamente a 150 metri dalla costa e senza alcun impatto su flora e fauna marina.
Il Comitato del No spiega in un documento che:
Il problema è che la temperatura del mare si abbasserà di almeno cinque gradi centigradi ed essendo il nostro litorale caratterizzato da fondali bassi non è priva di fondamento scientifico la posizione di chi sostiene che le acque prospicienti l’impianto si manterranno fredde più a lungo di quanto non accadrebbe se i fondali fossero profondi. L’abbassamento della temperatura dell’acqua e l’immissione in mare di circa 30 tonnellate di ipoclorito di sodio(e questi sono solo i dati ufficiali), cioè candeggina, che serve a tenere integre le tubature, distruggeranno ogni forma di vita animale e vegetale nei 300.000.000 m3 di acqua utilizzati dall’impianto ogni anno come da specifiche progettuali.
Fa sapere Agrigento Notizie, che per ora l’affluenza degli agrigentini alle urne è scarsa.