I Governatori regionali invocano il federalismo contro il nucleare
Alla testa dei Governatori regionali contrari al nucleare c’è Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, il cui Consiglio ha espresso in un infuocato ODG il proprio dissenso alla costruzione in regione di una centrale nucleare.
L’ipotesi, riferisce la Gazzetta del Mezzogiorno sarebbe quella di costruire il nuovo impianto nucleare a Ostuni (nella foto).
E alla Conferenza dei presidenti di regione che si è tenuta ieri, Michele Losappio Assessore regionale all’ambiente della Puglia ha riferito dell’ampia contrarietà di molte regioni adospitare sul loro territorio centrali nucleari:
Senza un piano energetico nazionale non ha senso discutere di nucleare. Le regioni sono interessate al nucleare di quarta generazione e non di terza, come la tecnologia francese prevista dal governo. I governatori chiedono il pieno riconoscimento delle proprie competenze per arrivare all’intesa col governo e non solo un parere non vincolante delle regioni. Ieri ci dovevamo confrontare con il governo, così aveva dichiarato il ministro Fitto, ma la Conferenza Stato-Regioni è stata annullata e non è stata fissata un’altra data, mentre alla Camera inizia la discussione del provvedimento. Se il testo sul nucleare dovesse essere approvato senza coinvolgere le autonomie locali adiremo alla Corte Costituzionale: ci vogliono concertazione e atti d’intesa con le Regioni.
Secondo Vito De Filippo, Governatore della Basilicata:
Non si accettano incursioni indebite su materie regionali e siamo pronti a discutere sul metodo per formulare la scelta dei siti, ma non contro l’opinione delle Regioni. In Basilicata c’è già un’attività estrattiva petrolifera e siamo contrarissimi a costruire sul nostro territorio centrali o il sito unico per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi.
Spiega Vasco Errani, presidente della Confederazione delle Regioni che temono:
un decreto omnibus su nucleare ed idrocarburi che nei fatti straccia le competenze delle regioni, per le quali non è stata prevista alcuna forma di coinvolgimento.
Via | La gazzetta del mezzogiorno
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