Al G8 Energia si firma per l’efficienza energetica (IPEEC): ma da sabato un barile di petrolio costerà 75 dollari
Giancarlo, qualche post più sotto vi parla della proposta fatta da Scaroni, a margine del G8 Energia che si è concluso ieri a Roma, che in sostanza chiede: “più petrolio per tutti” a prezzi calmierati.
Secondo Jean Louis Borloo, Ministro francese per l’ambiente e l’ecologia, la vera risorsa energetica per il futuro non è il petrolio bensì l’efficienza energetica e ha sottolineato come per la prima volta a questo G8 Energia non si sia parlato solo del suo costo ma anche di cambiamenti climatici e di ottimizzazione di consumi e risorse.
Ha detto Borloo:
Il 52% della risposta ai gas a effetto serra dipende dall’efficienza energetica. E’ la prima energia al mondo.
E così che Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Italia, Giappone, Russia, ‘Unione Europea, Brasile, Cina, Corea del Sud e Messico hanno firmato (nella foto la cerimonia della firma) l’IPEEC (International Partnership for Energy Efficiency Cooperation) uno statuto per la creazione di una piattaforma di scambio per migliorare l’efficienza energetica, lanciata nel 2008 sotto la presidenza giapponese del G8.
Ma in attesa dell’efficienza energetica e della piattaforma internazionale di coordinamento delle soluzioni migliori da adottare su scala planetaria, il vile prezzo del petrolio ha tenuto banco nelle discussioni e in in pratica è stato detto che se il suo prezzo resta toppo basso diventa ancor più difficile uscire dalla crisi e che non appena, invece inizieranno ad arrivare i primi segnali di ripresa, tutti si attendono una speculazione su prezzo del petrolio perché la domanda sarà altissima. Insomma, da quel che ho capito, saremmo attualmente in un regime, imposto dall’economia mondiale, di risparmio energetico.
Regime al risparmio che secondo Ali al Naimi Ministro saudita per il petrolio e Chokri Ghanem rappresentante libico per l’OPEC, hanno già preannunciato sarà destinato a terminare prestissimo: da sabato il prezzo al barile salirà da 60 dollari a 75, un prezzo che permetterà, secondo loro, di riprendere gi investimnti per la produzione e l’esplorazione. In sostanza, la domanda sta ripartendo e arriva dall’Asia e in special modo dalla Cina.
Via | La Tribune, Afp, Romandie
Foto | G8 Energy