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Mediterraneo: è invasione di meduse

29 maggio 2009 0 commenti


Un banc de méduse au large du cap Corse

Qualche giorno fa dalla Corsica è stato lanciato l’allarme per uno strano colore del mare: una macchia argentea, spessa ed estesa, galleggiava al largo di Cap Corse. Si era pensato ad una macchia di petrolio, ma il rimorchiatore L’Abeille- Flandres della capitaneria di porto di Santa Manza, ha appurato che si tratta di un immenso banco di meduse lungo 12 km e profondo in alcuni punti 100 metri.

Attualmente il banco che è costituito da due specie diverse, ha detto il Capitano Cedric de la Brosse del Centro operativo regionale di monitoraggio e di salvataggio di Ajaccio:

Ci sono la barchetta di san pietro (Velella velella), considerata poco urticante e pericolosa e la caravella portoghese (Physalia physalis), molto pericolosa.

Una parte delle meduse, proveniente dall’Atlantico si è spiaggiata lungo il litorale di Brest. Le meduse sono arrivate un po’ prima del previsto forse a causa dei forti venti da sud-ovest che hanno colpito la Francia nei giorni scorsi.

Secondo l’ENPA- Savona l’invasione è dovuta al vuoto che c’è nel mare, non ci sarebbero abbastanza predatori come tartarughe marine, tonni e pescispada:

La ricetta per una soluzione è ovvia: attivare i depuratori e, soprattutto, ridurre lo ’sforzo di pesca’, diminuendo le quote e la stagione di pesca, riconvertendo i navigli (ad esempio le spadare che cacciano i pescispada) o favorendone con adeguati contributi la ‘rottamazione’, creando vaste zone di protezione lungo la fascia costiera dove la fauna marina si riproduce e cresce”.

Via | Plongeur, Ouest-France, IVG