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Acerra: sforati per 17 volte i limiti di PM10, ma l’ARPAC scagiona l’inceneritore

30 maggio 2009 0 commenti

grafico emssioni Pm10 Acerra

Due giorni fa sono stati diffusi i dati registrati dalle centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria nella zona di Acerra dove sono stati rilevati da questo marzo al 28 maggio17 sforamenti di PM10 e ne sono consentiti al massimo 35 in un anno.

Il Comunicato ARPAC chiarisce che:

Con riferimento alle notizie di stampa relative al superamento dei limiti di concentrazione media giornaliera di PM10, si ritiene opportuno precisare che i dati, registrati nel periodo marzo/maggio 2009 dalle tre centraline ARPAC dell’area acerrana, non si discostano da quelli misurati nel corso delle campagne di monitoraggio ex-ante della qualità dell’aria, effettuate negli anni 2006/2007 in ottemperanza alle prescrizioni della competente Commissione Ministeriale di Valutazione Impatto Ambientale.
Si rileva, altresì, che alcuni dei superamenti dei limiti di PM10, riscontrati nello stesso periodo marzo/maggio 2009 dalle centraline ARPAC, sono stati registrati anche durante i periodi di fermo dell’impianto di termovalorizzazione di Acerra.
ARPAC ha, comunque, programmato per le prossime settimane una specifica attività di controllo e monitoraggio finalizzata all’individuazione della incidenza percentuale delle molteplici fonti di emissione presenti in zona, anche attraverso la speciazione del particolato.

Dubbi relativi al binomio attività inceneritore Acerra-sforamento polveri sottili sono sollevati anche nel Meet-up dei Grilli napoletani che si chiedono se le emissioni registrate non siano direttamete legate alla loro dislocazione sul territorio. A scagionare le colpe dell’inceneritore sarebbe la sua scarsa attività: di fatto l’impianto funziona pochissimo sarebbe dotato, secnd quanto ha sempre sostenuto Guido Bertolaso, di un sistema di bloccaggio qualora i fumi emessi dovessero superare le soglie imposte.

Via |Fiacot
Foto | Meetup-Grilli napoletani