Palermo, è emergenza rifiuti: bruciati 50 cassonetti. E la dirigenza Amia va a Dubai
Le scene di Napoli invasa dalla spazzatura e dei roghi dei cassonetti che giusto un anno fa tenevano banco sui media nazionali oggi toccano Palermo. Dietro c’è la storia di una gestione delle risorse pubbliche a dir poco disinvolta: i dirigenti della società Amia che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti preferivano le missioni a Dubai al lavoro in ufficio.
La protesta è scoppiata qualche giorno fa quando i dipendenti Amia sono entrati in sciopero a causa del mancato rinnovo del contratto fermo dal 1999 e per la mancanza delle dotazioni di base: non avevano neanche più i guanti di sicurezza. Intanto l’azienda ha fatto registrare un buco di 150 milioni di euro che si era pensato bene di coprire aumentando la TARSU.
Ora in campo scenderà l’esercito per iniziare la raccolta dei rifiuti.
Dopo il salto il video del Consiglio Comunale in cui si è annllato l’aumento della Tarsu e in cui sono spiegati i viaggi a Dubai.
Via | Sicilia Today, Rosalio