Piacenza, brucia il deposito rifiuti del termovalorizzatore. Ma nessuno parla del pericolo diossina
L’11 giugno alle 19,00 è scoppiato un incendio di vaste proporzioni nel deposito del termovalorizzatore di Piacenza. Sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco che dopo 8 ore di lavoro, come risulta dal loro rapporto hanno messo in sicurezza il sito. Nel frattempo durante l’incendio che ha bruciato ogni genere di rifiuto che era stipato nel deposito, si sono sprigionati fumi, che hanno dato vita ad un enorme nube trasportata dal vento verso l’hinterland. A oggi nessuno ha detto ai piacentini quanta diossina hanno respirato.
La notizia per ora è stata pubblicata solo dai giornali locali e dal tam-tam dei social nertwork, tra cui facebook e mi è giunta, appunto, attraverso una segnalazione. L’Arpa ha consigliato, durante l’incendio e il passaggio della nube nera, di tenere chiude le finestre e di lavare bene frutta e verdura proveniente dagli orti della zona, senza specificare il raggio di interesse del fenomeno. I prelievi sono stati fatti ma nonn sono stati resi noti i risultati delle analisi.
La spiegazione a quanto è accaduto è stata che i rifiuti hanno preso fuoco a causa dell’autocombustione. Ma non sarebbero dovuti essere in messa in sicurezza?
Foto |Vigilidelfuoco