Il curioso articolo comparso su Science pochi giorni fa, sta facendo discutere mezzo mondo (il che è già una buona cosa) rispetto allo strano caso delle pecore scozzesi Soay (nella foto un esemplare) che si starebbero restringendo a causa dei cambiamenti climatici.

Secondo la ricerca effettuata in collaborazione con gli scienziati della Università di Leeds, Cambridge, Edimburgo e di Stanford e finanziata nel Regno Unito da parte della Natural Environment Research Council (NERC), la causa della misteriosa diminuzione delle dimensioni delle pecore selvatiche sulla isola scozzese di Hirta, segnalata per la prima volta nel 2007 dagli scienziati, sarebbe dovuta proprio ai cambiamenti climatici in atto. Infatti “restringendosi” le pecore hanno maggiori probabilità di sopravvivere all’inverno. La diminuzione di taglia è dovuta alla precoce maternità delle mamme che fanno cuccioli più piccoli e che crescono meno.

Secondo le teorie classiche relative alla sopravvivenza, le pecore selvatiche dovrebbero aumentare le loro dimensioni nel tempo in quanto più crescono è più hanno possibilità di uperare le difficltà dell’ambiente. Tuttavia, la corporatura media delle pecore Soay di Hirta è diminuita di circa il 5% negli ultimi 24 anni.

Il professor Coulson, capo del gruppo dei ricercatori che ha condotto le indagini sull’isola, suggerisce che ciò è dovuto al fatto che il periodo invernale è dominuito e si è fatto più breve e ciò per gli agnelli vuol dire che non vi è necessità di mettere peso nei primi mesi di vita per sopravvivere ad un freddo che non c’è più.

Spiega Coulson:

In passato, solo gli ovini grandi e sani che avevano accumulato peso nella loro prima estate sarebbero potuti sopravvivere al rigido inverno di Hirta. Ma ora, a causa del cambiamento climatico, i foraggi per l’alimentazione sono disponibili per più mesi all’anno, e le condizioni di sopravvivenza non sono così impegnative, dunque le pecore possono crescere più lentamente e questo significa che sis tanno diffondendo individui più piccoli.

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