Off-Grid: arriva l’indipendenza energetica
Nel post sotto si parla delle Transition town ossia di quelle conunità che hanno deciso di non usare, per la propria alimentazione energetica, carburanti di origine fossile.
Ebbene in tutto il mondo non solo molte comunità stanno cercando fonti energetiche alternative ma stanno anche provando a ottenere l’autonomia costruendo sistemi energetici che assicurino l’indipendenza. Questo movimento è detto off-grid e si riferisce al fatto che per l’alimentazione energetica non è necessaria una rete elettrica, ma che tutta l’energia necessaria alla sussistenza della comunità è prodotta in loco.
Scrive Sorgenia:
Tutti conosciamo l’elettricità, l’acqua, il gas e il telefono e tutte le società di gestione di questi preziosi servizi “congiura” per impadronirsi del nostro denaro duramente guadagnato. Per la maggior parte della popolazione, che paga le bollette, questo è un compito faticoso e frustrante. Che cosa accadrebbe invece se si uscisse da questo “dominio” dei servizi di pubblica utilità e si producesse da soli la propria energia in modo sostenibile? Ebbene, questo è possibile.
Negli Usa il movimento è in costante crescita. Riporta il blog di Sorgenia:
E’ quasi impossibile sapere esattamente quante persone vivono off grid, ma nel 2006 la rivista Home Power ha stimato che solo negli USA più di 180.000 case sono diventate autosufficienti nella produzione di energia. Altre 27000 case usano l’energia solare ed eolica per compensare la loro vita collegata alla rete [fonte: USA Today]. Per la maggior parte della popolazione vivere off grid resta un buon modo per rispettare l’ambiente. Per altri è un sollievo non dover dipendere dalle imprese di servizi pubblici per soddisfare le proprie esigenze risparmiando, soprattutto sul medio e lungo periodo ingenti somme di denaro.
Via | Sorgenia Blog