Scansano, si cambiano le pale eoliche ma la resa energetica è un flop
L’energia eolica continua a far parlare, nell’italica penisola, perché sembra che gli impianti fino ad oggi non siano in grado di mantenere le promesse, a discapito di un impatto ambientale ritenuto da alcuni fortemente dannoso. Famose le posizioni dei sindaci siciliani contro gli impianti eolici nel gelese e nel trapanese di Vittorio Sgarbi sindaco di Salemi e Rosario Crocetta, sindaco di Gela, paladini di campagne contro l’eolico.
Mentre a Scansano, in Toscana si stanno sostituendo 30 pale eoliche l’Associazione Geo Ambiente e Territorio sostiene che quella eolica si è rivelata una scelta insensata in un territorio che non ne ha la vocazione:
In primis per la resa veramente scarsa,con una media delle ore di produzione di solo 1.413, contro le 2.000 ore ed oltre di altri paesi piùvocati dell’Europa, fino alle fantastiche 3.500 della Scozia. E ciò dipende principalmente dallo scarso e variabile regime anemometrico del nostro paese.Questi dati dicono poco se non si considera che, proprio in quei paesi, il contributo al fabbisognoelettrico arriva fino al 20% in Danimarca, mentre da noi siamo ad un ridicolo 1,4%. Francamentenon è giustificabile che si possa puntare su questa tecnologia per raggiungere gli obiettivi di Kyoto.Né è giustificabile realizzare centrali idroelettriche nel Sahara, ovvero, fuor di metafora, impiantieolici in Toscana, dove le mappe eoliche CESI indicano ben poche speranze di vento produttivo.Un caso emblematico è l’impianto eolico Poggi Alti di Scansano (Grosseto), moltochiacchierato anche per il ricorso al TAR e Consiglio di Stato in merito alla realizzazione frontale alcastello medievale di Montepò e senza Valutazione di Impatto Ambientale.
E conclude l’Associazione Geo:
Ma veramente vogliamo spremere sangue da una rapa, quando lungo la costa tirrenica la ventosità è nettamente superiore, garantita, e con gli impianti offshore si possono ottenere risultati superiori? Ne abbiamo proprio bisogno in Toscana con oltre 35% di elettricità da rinnovabili? Stante che con gli impianti attuali in Italia non si supera il rendimento del 16%, perché non percorrere alternative molto più produttive, come il solare termodinamico (circa 30%) o il geotermico di terza generazione (circa 80%)?
Via | Maremma News
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