Apicoltori urbani: ripopolare le colonie di api con le arnie sui tetti di Londra
Leggo su Avvenire della tendenza, per recuperare le popolazioni di api, minacciate da una moria ancora al vaglio degli studiosi, di collocare gli alveari in città sui tetti degli edifici e di diventare apicoltori urbani. L’iniziativa è incoraggiata dal Natural England (nella foto in alto la loro arnia sul tetto in Victoria street), l’Agenzia governativa che si occupa della conservazione delle specie. In pratica, non solo si salvano le api ma con un alveare si arrivano a produrre 20 chili di miele in un anno per l’unica modica spesa di 1000 euro finalizzata all’acquisto di una colonia di api e di una Beehaus (casa delle api).
Scrive Avvenire:
Secondo Nicolas Géant, famoso apicoltore francese, le api vivono ormai meglio in città che nelle campagne, perché, nonostante le città siano inquinate, i fiori che vi crescono non hanno pesticidi. Per questo a Géant è venuta l’idea di ospitare alcuni alveari sui monumenti simbolo di Parigi: sono già sui tetti del Grand Palais e dell’Opéra Garnier. La scommessa è di raccogliere 500 chili di miele millefiori, che saranno venduti nel 2010 con il marchio «Miele del Grand Palais».
L’Italia, che nel 2007 ha perso la metà delle colonie delle sue api è intervenuta lo scorso anno con un decreto del Ministero della Salute, che vieta l’uso di alcuni pestici, che purtroppo sta per scadere.
Foto | Omlet