Pollock, Greenpeace denuncia una pesca sconsiderata
Avete presente i bastoncini di pesce o il surimi? Ebbene sembra, che siano composti per la maggior parte dal pollock,o merluzzo giallo, un pesce molto abbondante nel mare dell’Alaska, simile al merluzzo, ma dalla carne un po’ più stopposa. Secondo Greenpeace, la sua pesca sconsiderata sta mettendo seriamente in pericolo l’ecosistema degli oceani. Il pollok è alla base per molti bastoncini di pesce, polpa di granchio, cotolette impanate ecc. ecc. e spesso lo si trova prepreato nei panini dei fast-food. Questi prodotti sono a diffusione planetaria e sono mangiati da milioni di persone al giorno.
Secondo il National Marine Fisheries Service, invece, la pesca è sostenibile, così come certificato dal Marine Stewardship Council (MSC) e non ne sono intaccate le risorse. Anzi, fanno sapere, in agosto è stata segnalata la pesca più grande degli Stati Uniti, che ha rimpolpato quelle oltre 1,5milioni di tonnellate, pari al 40% del pescato totale degli Usa destinato ai consumi e trasformate ogni anno dall’industria ittica.
John Hocevar, di Greenpeace ha detto:
Mentre l’industria della pesca e gli altri continuano a citare la pesca del merluzzo giallo come un modello di gestione, la popolazione pollock è fortemente diminuita negli ultimi anni. Nonostante le preoccupazioni sollevate da Greenpeace e da molti scienziati, i tassi di pesca non sostenibili sono stati autorizzati a continuare, come quella a strascico che distrugge la deposizione delle uova.
Lo sforamento sarebbe pari a un milione di sterline e se il pollock e la sua riproduzione dovessero diminuire allora ne risentirebbe tutto l’ecosistema marino poiché sono anche cibo per foche, leoni marini e uccelli.
Via | The daily green, Alaska sea food
Foto | Flickr