TerrCyle, l’eco-capitalismo dei rifiuti
Si può fare business riciclando rifiuti? Sì, lo si può fare in diversi modi e un buon esempio arriva dagli Stati Uniti, dove non il guru ma il garbage Mogul del riciclo, alias Tom Szaky, ha fondato e amministra TerraCycle, un’azienda che trasforma, lattine e plastica, secondo la filosofia dell’upcyle, in oggetti di consumo quali: borse, portapenne, vasi per piante, bottiglie per detersivi, ecc. In alto, il video, di come la busta che ricopre i biscotti viene trasformata, dopo un azione di brain storming, in kite.
Tom ebbe l’idea di usare rifiuti nel 2001, subito dopo la laurea a Princeton. Era alla ricerca di contenitori in cui preparare compost e pensò alle bottiglie di plastica. Di lì il passo a creare un vero e proprio impero dell’eco-capitalismo è stato abbastanza breve e oggi i suoi prodotti sono in vendita nella catena Wal-Mart. Tra l’altro è autore di La rivoluzione in una bottiglia, il libro che spiega la sua incredibile avventura commerciale.
Szaky ha ideato un sistema geniale per l’approvvigionamento dei rifiuti e si basa sulle comunità locali, che si autorganizzano grazie al web. Ogni gruppo “colleziona” un certo quantitativo di lattine, bottiglie di plastica, sacchetti delle patatine, sacchetti in alluminio delle bibite o buste di biscotti e li porta al centro di raccolta che versa per ogni oggetto consegnato 2 cent in un attività di beneficenza. I costi dei prodotti sono contenuti, un portapastelli costa 0,99 cent contro gli 1,99 dei prodotti convenzionali.