Storia delle scorie nucleari
Hesperius mi segnala una trilogia di video prodotti dalla tv franco-tedesca Arté, “Déchets - Le cauchemar du nucléaire”, in cui è ricostruita la storia dei “presunti” smaltimenti delle scorie nucleari. In alto la prima parte, seguono la seconda e la terza.
Il problema delle scorie nucleari è trasversale: riguarda un po’ tutti gli Stati che si sono affidati all’energia nucleare, la vecchia generazione e la nostra. Mi piacerebbe che prima di commentare, guardaste con attenzione le tre parti, perché sono sicura che a vario titolo, vi sentirete in dovere di replicare che più o meno le cose non sono andate così, che mancano un sacco di dettagli relativi alle misurazioni, ecc. ecc. Diciamo, che al solito ci saranno commenti che tenteranno di far passare un messaggio univoco: “il nucleare è sicuro”. Qualcundo risponderà: “certo è sicuro ma non nel mio giardino”. Il punto non è solo stabilire se il nucleare possa o meno essere sicuro, ma ragionare sul fatto che scegliendo l’approvviogionamento di energia proveniente dal nucleare ci sarà sempre un prezzo ambientale da pagare (non mi dite di no, perché mentireste!).
Vogliamo provare a capire se questo è un prezzo necessario o se ci sono realmente approvviggionamenti migliori? Per ottenere energia a buon prezzo senza contaminare ulteriormente l’ambiente dobbiamo cambiare stili di vita? Ciò comporta costi elevati alla collettività? Sono necessari da sostenere? Ci conviene avere scorie nucelari da smaltire e da “regalare” alle future generazioni?