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Francia, penuria di energia: spenti per manutenzione 18 reattori nucleari

3 novembre 2009 0 commenti

reattore nucelare

Da lunedì in Francia sono scattate le procedure per spegnere 18 reattori nucelari su 58. I francesi inziano a chiedersi perché mai tanti reattori assieme hanno bisogno di manutenzione alle soglie della stagione invernale? e chi sopperirà alla mancanza di energia derivata dallo stop ai 18 reattori?

Stéphane Lhomme portavoce dell’associazione Sortir du Nucléaire denuncia la fragilità del sistema nucleare francese:

La Francia è il paese che ha più reattori nucleari e sarà obbligato a mendicare energia ai suoi vicini. E’ tutto il sistema francese, a questo punto, che fa acqua.

Ma perché i reattori sono stati fermati? Elenca Le Parisien:

Il numero uno di Fessenheim (Haut-Rhin) ha superato i 10 anni; quattro sono fermi per incidenti: il reattore numero 3 di Paluel (Seine-Maritime) a causa di una perdita di fiamma nella sala macchine; il reattore numero 2 di Nogent-sur-Seine (Aube) per un guasto a un alternatore; il reattore numero 1 di Civaux (Vienne)a causa di disfunzione di una valvola del motore elettrico; il reattore numero 3 di Bugey (Ain) dopo un incidente sul generatore di vapore. Tredici reattori devono essere ricaricati di combustibile e per operazioni di manutenzione: il numero 1 di Flamanville (Manche), i reattori numero 1 e sei di Gravelines (Nord), il reattore numero 2 di Paluel, il reattore numero 2 di Penly (Seine-Maritime), il reattore numero 2 di Cattenom (Lorraine), il reattore numero 2 di Fessenheim,il reattore numero 3 di Chinon (Indre-et-Loire),il reattore numero 3 di Blayais (Gironde), le il reattore numero 1 di Saint-Alban (Isère), il reattore numero 4 di Bugey, il reattore numero 2 di Tricastin (Drôme) e il reattore numero 2 di Cruas-Meysse (Ardèche). Il reattore numero 2 della centrale nucleare di Belleville (Cher) funziona al 60% della sua potenza dopo il riscaldamento di una pompa del circuito secondario di vapore.

Ebbene, la Francia sarà destinata a importare 4000 MW di elettricità dal novembre 2009 a gennaio 2010 per soddisfare l’approvvigionamento.

Via | Lejdd
Foto | Flickr