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Processo Bassolino e “Romiti + altri”, a Napoli depongono due chimici sui CDR anomali

13 novembre 2009 0 commenti

L’esaustivo servizio di Antonino Monteleone racconta della deposizione di due chimici al processo “Romiti + altri” in cui è coinvolto Antonio Bassolino Governatore della Regione Campania e relativo alla gestione dei rifiuti in Campania e dei CDR o meglio conosciuti come ecoballe.

Scrive Monteleone:

Oggi hanno deposto, in qualità di testi, due consulenti dei PM Noviello e Sirleo. I chimici industriali Mauro Sanna e Massimo Falleni. Che si sono occupati di redigere tre diverse consulenze e svolgere un sopralluogo presso ciascuno dei sette impianti oggetto del dibattimento e di valutare anche gli atti amministrativi e la cornice normativa che regolava il bando di gara originario e le successive modifiche. Sottoposto alle domande del PM Paolo Sirleo, è stato Sanna a spiegare come già dalla lettura degli atti sarebbe emersa la circostanza di un aggiramento del capitolato di gara da parte di IMPREGILO-FIBE, vincitrici dell’appalto.

Alla base delle deposizioni un “paradosso” di cui sembra fosse a conoscenza Bassolino. Dice Monteleone:

Per non parlare di quelle clausole che “garantivano” alle imprese aggiudicatarie dell’appalto una quantità notevole e garantita di rifiuti solidi urbani da incenerire a prescindere dalla raccolta differenziata. Sempre Sanna ha affermato che “in alcuni casi usciva più di quello che entrava” con riferimento alla quantità di materiale destinato all’incenerimento. Il CDR prodotto, talvolta, era superiore a quello di progetto e gli scarti inferiori. Un paradosso”. Un paradosso di cui era bene a conoscenza il commissario straordinario per l’emergenza rifiuti dell’epoca che risponde al nome di Antonio Bassolino.