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Decorazioni natalizie per una tavola sostenibile e chic

15 novembre 2009 0 commenti

Decorazioni natalize per la tavola, piatti, bicchieri, tovaglia e piccoli regalini, tutto può essere rivisto e ripensato in un ottica meno consumistica e più attenta all’ambiente. In molti pensano che però una certa filosofia ambientalista possa essere restrittiva e non combaciare con eleganza e raffinatezza. Niente di tutto ciò per Martine Camillieri poetessa della materia, artista e plasmatrice di sogni che prendono vita nella sue mani.

Spiega Martine:

Il mio lavoro artistico consiste in una sequenza di piccoli esperimenti destinati a sovra-abbellire l’ordinario. E’ anche un approccio ecologico poiché l’idea è proporre una seconda via o moltiplicare le funzioni degli oggetti di grande utilizzo al fine di limitarne la loro presenza sulla Terra. Il mio intervento è minimo e si tratta di guardarli, girarli, assemblarli, metterli assieme e farne degli oggetti che ci sono vicini con humor e tenerezza per ottenerne altri che possano re-incantare per un attimo il nostro quotidiano.

Ecco allora che le foglie della verza diventano dei piatti, oppure le bucce delle clementine o i nidi di tagliatelle diventano dei portauovo, le gallette di riso si trasformano in coppette porta dolci; oppure i coni in cialda, che solitamente usiamo per il gelato, diventano comodi contenitori per piccole insalate a base di salsiccia e patate; delle piccole piadine, corredate di un coltellino in legno diventano piattini per ospitare il formaggio; e i cucchiai? perchè non usare delle piccole foglie di radicchio?.

Insomma, tutto è rivisto in maniera riciclabile e ogni oggetto dopo aver assolto alla sua funzione finisce sentra troppi sensi di colpa nella compostiera.
Natale 2009, decorazioni ecologiche e molto chic

Natale 2009, decorazioni ecologiche e molto chic Natale 2009, decorazioni ecologiche e molto chic

Le foto delle gallery sono solo un piccolo esempio dei lavori di Martine. Per contattarla o ispirarsi alla sua geniale inventiva si può visitare il suo sito.

Foto | Credits Martine Camillieri