Home » » ecoblog, Fonti »

Milano, 73 ricoveri al giorno per smog:class action del Codacons contro Formigoni, Moratti e Podestà

3 dicembre 2009 0 commenti

Morire di smog a Milano Una class action indetta da Codacons contro lo smog, perché in Lombardia e specialmente a Milano si può morire a causa dell’inquinamento dell’aria, con buona pace dell’ecopass. L’azione avviene dopo la presentazione di uno studio il POEMI -Pollution and emergencies in Milan- che evidenza come l’inquinamento da polveri sottili e altri agenti inquinanti possa inficiare la salute dei cittadini. La ricerca, finanziata dal Comune di Milano, è stata condotta per due anni e sono stati analizzati i ricoveri nei Pronto Soccorso, per malattie imputabili all’inquinamento, in cinque ospedali Milanesi: San Carlo, Policlinico, Fatebenefratelli, Niguarda e San Paolo. In 24 mesi sono stati analizzati 53.514 casi che accusavano dalla tosse all’asma,bronchiti, polmoniti, attacchi di cuore e ictus causati dallo smog.

Questa volta lo studio non fa previsioni, ma analizza caso per caso i pazienti e le loro cartelle cliniche e spiega che la causa che scatena le loro patologie è proprio lo smog, tanti che si arriva a una media giornaliera di 73 ricoveri.

Spiega Marco Maria Donzelli avvocato del Codacons:

Sono tutti questi dati a rendere possibile un’azione risarcitoria contro chi avrebbe il dovere di tutelare la salute dei cittadini, ma non lo fa o non lo fa abbastanza. A pagare sono in primo luogo anziani e bambini.

La Procura, perciò, ha deciso di aprire un indagine e ha inviato un avviso di garanzia al Governatore della Regione Roberto Formigoni, al Sindaco Letizia Moratti e al presidente della Provincia Guido Podestà. Si difende Formigoni e dice:

Se ci fosse giustizia in Italia dovrebbero arrivare avvisi di garanzia a tutti i presidenti di Regione, di Provincia e ai sindaci.

Il Governatore si riferisce a uno studio più completo del CNR che ha messo in evidenza come in 13 città italiane si superino dal 2005 i livelli consentiti di PM10. Le città in questione sono: Torino, Genova, Milano, Trieste, Padova, Venezia, Verona, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Catania, Palermo ogetto, tra l’altro di una battaglia legale, iniziata nel 2007 proprio dal Codacons che presentà un esposto in 11 delle 13 città in questione; esposto che fu poi non accettato. Dopo lo studio commissionato dal Comune di Milano, Codacons è ritonata all’attacco è questa volta la Procura ha deciso che si poteva aprire un inchiesta. Ovviamente Codacons spinge perché vi siano indagini anche nelle altre 12 città.

La class action avviata ieri ha come punto di riferimento il blog del presidente Codacons Carlo Rienzi dove è possibile lasciare la propria adesione.

Via | Codacons
Foto | Flickr