Home » Stefano Masini » Agricoltura »

Strade del vino: un’infrastruttura alla nuova economia

4 aprile 2009 0 commenti

Alcuni dati dell’Osservatorio sul turismo del vino (7° Rapporto a cura di Città del Vino e Censis Servizi) sono interessanti per conoscere le tendenze di sviluppo del settore scoprendo come un aspetto dell’economia più innovativa sia legata alla visibilità dei territori e alla capacità di relazione con i consumatori attraverso un’offerta di prodotto flessibile e creativa.

Primo, la degustazione in cantina risulta essere l’attrazione preferita dai turisti del vino (93,5%), seguono la visita in cantina (85,8%) e, ancora, la vendita dei vini (57,4%).

Questo dato – e cioè la vendita diretta – si incrocia con l’analisi dell’Osservatorio Internazionale sulla vendita diretta nelle aziende agricole (Agri2000 e Coldiretti, ed. 2008) che presenta il vino come il prodotto in vendita diretta da parte del nel più alto numero di aziende: oltre il 35% (16,8% al Sud; 49,3% al Nord-Ovest; 34,7% nel Nord-Est; 28,9% al Centro).

Per oltre il 50% dei produttori la vendita diretta assume una rilevanza superiore al 10% rispetto al fatturato complessivo con un picco di incidenza di oltre il 30%.

Molto interessante è anche il fattore di attrazione legato alla visita del vigneto (30,2%).

Attenzione suscita anche il dato legato al canale che viene utilizzato dai turisti per entrare in contatto con le aziende: lo strumento che viene utilizzato è internet (71%) e, prima ancora, il passaparola e cioè la comunicazione diretta, a dimostrazione che il successo commerciale del vino è sempre più legato alla capacità di costruire esperienze per il consumatore.