CON LA CRISI E’ RECORD DI FRODI SU TAVOLE MONDIALI
Dallo scandalo del latte contaminato dalla melamina in Cina e diffuso in tutto il mondo al maiale alla diossina dell’Irlanda, fino ai ripetuti sequestri di cibi avariati e scaduti in Italia, il 2008 è stato un anno record per le frodi in tavola con la crisi economica che spinge pericolosamente alla riduzione della sicurezza alimentare dei cittadini.
La sofisticazione degli alimenti è in tutto il mondo un crimine particolarmente odioso perché si fonda sull’inganno e colpisce soprattutto quanti dispongono di una ridotta capacità di spesa e sono costretti a rivolgersi ad alimenti a basso costo. Ma ancora più preoccupante è il fatto che sul mercato mondiale la pressione della crisi sta penalizzando la qualità come dimostra l’aumento delle vendite di surrogati destinati a sostituire il latte in gelati, formaggi, yogurt e bevande o di sottoprodotti dei cereali una volta utilizzati solamente per l’alimentazione animale, ma anche di aromi artificiali utilizzati per nascondere la bassa qualità degli alimenti. Non è estraneo a questa tendenza il via libera alla vendita in alcuni Paesi sviluppati come l’Inghilterra di cibi scaduti a prezzi scontati.
Le preoccupazioni riguardano anche l’Italia che è un forte importatore di prodotti alimentari, con il rischio concreto che nei cibi in vendita vengano utilizzati ingredienti di diversa qualità come il concentrato di pomodoro cinese, l’extravergine tunisino, le mozzarelle taroccate ottenute da latte in polvere, paste fuse e cagliate proveniente dall’estero.
In queste condizioni è evidente l’importanza di attivare sistemi di controllo, ma anche di promuovere un sistema trasparente e globale di rintracciabilità ed etichettatura degli alimenti che preveda l’indicazione di provenienza, le caratteristiche qualitative e i processi produttivi.