Home » Stefano Masini » Senza categoria »

ARRIVA IL PRIMO PICNIC ECOSOSTENIBILE

27 aprile 2009 0 commenti

Con l’avvicinarsi dei ponti di primavera arriva il primo decalogo per il picnic ecosostenibile, che abbina al piacere di trascorrere il tempo libero all’aria aperta il rispetto dell’ambiente. Si tratta di suggerimenti che assumono particolare rilevanza con l’affermarsi in Italia della “microvacanza” (quella da 1 a 3 notti fuori casa), che nel 2008 ha effettuato per la prima volta il “sorpasso” sulla vacanza tradizionale (4 notti e più). Utilizzare prodotti di stagione, se disponibili anche biologici, e a km zero, acquistare direttamente in azienda i cibi da consumare in campagna, usare piatti e bicchieri biodegradabili, evitando la plastica, ma anche utilizzare gli avanzi per produrre dell’ottimo concime per piante e fiori casalinghi, sono alcuni dei comportamenti che contribuiscono a rendere il pic nic piu’ sostenibile dal punto di vista ecologico ed energetico. Ma anche scegliere alimenti sfusi invece che confezionati, “tagliando” gli imballaggi, utilizzare tovagliette di carta riciclata invece che di stoffa, risparmiando così l’utilizzo di detersivi, aiuta a tagliare i consumi di petrolio e ridurre le emissioni di gas ad effetto serra. Le previsioni per il 2009 sono di un vero boom delle vacanze brevi favorito dal numero di week end lunghi, ma anche dalle molteplici opportunità dell’offerta turistica territoriale dell’Italia con la piu’ ampia varietà di patrimoni culturali, artistici, ambientali ed enogastronomici. Non mancano in Italia i percorsi turistici legati all’enogastronomia e alla natura con 142 “strade dei vini e dei sapori” lungo le quali assaporare le molteplici tipicità del territorio e 772 parchi e aree protette che coprono il 10 per cento del territorio nazionale. Nel 2008 sono aumentati del 5 per cento i viaggi di vacanza degli italiani per un totale di 97,5 milioni dei quali la maggioranza assoluta di ben 50 milioni restando fuori casa fino a tre giorni, per una percentuale del 51,3 per cento del totale. Nel 2000 tale percentuale era appena il 44,4 per cento ma da allora c’è stato un progressivo aumento sia in termini percentuali che assoluti.