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RIFIUTI E RICICLAGGIO: IL PENSIERO DEI CITTADINI-CONSUMATORI

28 settembre 2009 0 commenti

Lo scorso 22 settembre, in occasione del primo Forum Polieco (Consorzio Nazionale per il riciclaggio dei rifiuti di beni a base di polietilene) sull’economia dei rifiuti, è stata presentata la ricerca dal titolo “La gestione dei rifiuti in Italia” all’interno del quale troviamo sintetizzati i punti fondamentali dell’esito del questionario SWG-Ambrosetti.Tra le preoccupazioni dei cittadini, dopo le problematiche della crisi (perdita lavoro e potere di acquisto), si trova la questione ambientale; ciò denota quanto l’argomento sia rilevante ed importante per la collettività. La raccolta differenziata è il sistema di raccolta preferito dalla maggioranza degli intervistati (poiché responsabilizza gli utenti e consente un maggior controllo sulla reale differenziazione del materiale); si nota, però, come la raccolta differenziata venga percepita come una soluzione tra le altre e, nelle grandi città, si consideri problematico attuarla (per spazio, tempi..). Permane, inoltre, l’idea che i materiali raccolti non siano poi effettivamente lavorati in modo separato.Tra le proposte avanzate dai cittadini per il riuso e il riciclaggio si evidenzia nell’ordine: 1) la diminuzione dei rifiuti; 2) la responsabilizzazione dei cittadini; 3) aumentare la raccolta differenziata. Emerge quindi la consapevolezza della necessità di una gestione integrata, non di raccolta differenziata ma con modalità differenziate, adatte alle condizioni locali, sociale, economiche, territoriali, merceologiche…In ogni caso si chiede una diretta incentivazione economica al coinvolgimento del cittadino. Difatti, la coscienza ambientale può diversamente declinarsi, ove si assuma la valutazione economica. Maggiore informazione esiste nei piccoli centri mentre scarseggia nelle grandi città; in entrambi i casi non si conoscono i meccanismi economici che sottendono alla gestione dei rifiuti e degli imballaggi, anche se è chiaro il valore e la recuperabilità dei materiali. Nel caso in cui ci sia una idonea informazione, la popolazione sposta le sue preferenze gestionali dal recupero energetico al recupero di materia e/o riciclaggio. In più, qualora vi fosse un incentivo economico al deposito di rifiuti in aree attrezzate, i cittadini potrebbero ipotizzare di conferire diversamente i loro rifiuti. Emerge l’idea che attrezzare specifiche aree di raccolta sarebbe meno oneroso, rispetto ad altri sistemi, e di maggiore rispetto per l’ambiente e che, se queste aree fossero ubicate nei pressi di supermercati o parrocchie, ci sarebbe una maggiore disponibilità, da parte del cittadino-utente, a conferire i propri rifiuti nell’apposita area.Risulta, infine, confermata la strategia attuata da Polieco che vede la raccolta presso i grandi distributori una occasione per consentire obiettive economie nella gestione dei rifiuti, inoltre il materiale raccolto risulta qualitativamente migliore, meno costoso da trattare e comporta minori costi al sistema pubblico in modo da evitare che ulteriori costi vengano addossati al cittadino-consumatore tramite la tariffazione del servizio.Anche dal punto di vista ambientale questo sistema risulta essere meno impattante.Da tutto ciò si deduce che occorre una netta inversione di rotta rispetto alla gestione (pubblica e privata) come finora pensata e praticata.