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A SCUOLA L’ALIMENTAZIONE IN MENSA PREOCCUPA PIU’ CHE L’INFLUENZA A

6 ottobre 2009 0 commenti

La qualità del cibo offerto nelle mense scolastiche agli scolari preoccupa i genitori più del rischio di contagio della influenza A. E’ quanto emerge da un sondaggio on line condotto dal sito www.coldiretti.it e divulgato in occasione della presentazione della Biodomenica 2009, insieme all’Associazione Italiana Agricoltura Biologica e Legambiente, durante la quale è emerso che con il nuovo anno scolastico gli alunni hanno raggiunto la cifra record di un milione e che il numero delle mense presso le quali è possibile consumare un pasto “bio” è aumentato del 700 per cento negli ultimi dieci anni.
L’indagine fa emergere come per l’inizio dell’anno scolastico i genitori sono più angosciati dalla qualità degli alimenti offerti ai loro figli nei refettori delle scuole (18 per cento) che dal rischio di contagio della nuova influenza A (13 per cento), anche se la maggiore preoccupazione riguarda il tipo di educazione che i figli ricevono in classe ( 53 per cento). Questa attenzione è alimentata dai risultati dei controlli effettuati dai carabinieri dei Nas nel periodo da gennaio ad agosto, che hanno permesso di verificare numerose irregolarità con 101 infrazioni accertate in 178 istituti ispezionati ed hanno condotto alla chiusura di 15 strutture, due mense ed al sequestro di 3,6 tonnellate di cibo.
Ai rischi immediati per la salute evidenziati dai Nas si sommano le preoccupazioni per l’alimentazione scorretta, in quanto risulta che un bambino su tre, di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, pesa troppo e, in particolare, il 12,3 per cento dei bambini è obeso, mentre il 23,6 per cento è in sovrappeso. Tra le ragioni di questi risultati si evidenziano, proprio, le cattive abitudini alimentari, secondo quanto emerso dall’ultima indagine “Okkio alla Salute” del Ministero della Salute. Gli esperti, inoltre, indicano tra le cause il minor esercizio fisico ed il consumo di cibi grassi e ricchi di zucchero, come le bibite gassate. Per questo occorre intervenire con una maggiore attenzione anche sui menu delle mense, dove deve essere garantita la presenza di cibi sani come i prodotti naturali e la frutta e verdura locale che troppo spesso mancano sulle tavole delle giovani generazioni.
Tra le notizie positive, si segnala che, insieme all’aumento del 6 per cento del numero di pasti biologici serviti dalle mense scolastiche – che sono stati quasi un milione (983.243) – si è verificato un aumento del 7,4 per cento dei consumi familiari di biologico confezionato nel primo semestre del 2009. Il valore del mercato biologico italiano è stimato tra i 2,8 ed i 3 miliardi di euro e si registra, nel 2008, un incremento dei consumi anche negli agriturismi (+18 per cento) e nei ristoranti (+20 per cento). Un vero boom, con aumento del 18 per cento nel 2008, si verifica per gli acquisti effettuati direttamente dal produttore grazie alla presenza di ben 1645 aziende agricole, 208 mercatini, 1.114 negozi e 110 siti specializzati per l’acquisto on line. E’ possibile mangiare “bio” anche nei ristoranti (360, in aumento del 20 per cento) e negli agriturismi (1178, in aumento del 18 per cento).