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SALUTE: PAUSA PRANZO CON CIBO DA CASA PER 1 ITALIANO SU 5

10 novembre 2009 0 commenti

Il fatto che quasi un italiano su 5 (16,4 %) preferisca portarsi il cibo da casa per la pausa pranzo sul lavoro è anche il risultato di una maggiore attenzione alla qualità del cibo consumato, come conferma il boom delle insalate pronte il cui consumo è triplicato negli ultimi dieci anni. Dalla ricerca realizzata dal Progetto Food, iniziativa promossa da Accor Services in collaborazione con l’Unione Europea emerge che i lavoratori italiani nella pausa pranzo si recano al ristorante o in pizzeria (25,8%), al bar tavola calda (18,1%) o, se c’è, alla tradizionale mensa aziendale (35,8%) mentre al fast food ci va appena il 2,7 % contro l’1,6 % dei ristoranti etnici.
Le verdure pronte per l’uso sono acquistate da un italiano su due per una spesa complessiva che ha raggiunto i 700 milioni di euro all’anno e una quantità complessiva di oltre 90 milioni di chili. Con un chilo e mezzo per persona di verdure già pronte acquistate all’anno, si tratta del comparto più dinamico dell’agroalimentare tradizionale favorito dal bisogno crescente dei cittadini di non rinunciare a cibi salutari.
La sconfitta del fast food a vantaggio di una alimentazione più tradizionale in mensa, al ristorante o portata da casa è confermata anche dal recente sondaggio Coldiretti/Swg secondo il quale una maggioranza assoluta del 54 per cento degli italiani preferisce acquistare prodotti alimentari locali e artigianali che battono nettamente le grandi marche, le quali si fermano al 12 per cento. Secondo l’indagine per il 29 per cento degli italiani la scelta tra le due tipologie di prodotto dipende dalla qualità mentre per il 5 per cento dal prezzo.