Home » Stefano Masini » Agricoltura »

La riscoperta dell’orto

31 marzo 2010 0 commenti

Con il primo week end di primavera quasi quattro italiani su dieci escono all’aperto in orti, giardini e terrazzi ed iniziano a zappare per impegnarsi oltre che nella tradizionale cura dei vasi di fiori nella coltivazione fai da te di  lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane ma anche di piselli, fagioli fave e ceci da raccogliere all’occorrenza e portare in tavola senza uscire da casa. Si tratta di un interesse in rapido aumento con il 37 per cento dei cittadini che dedicano parte del tempo libero al giardinaggio e alla cura dell’orto, secondo l’ultimo rapporto sul tempo libero dell’Istat. Si tratta  di un hobby che coinvolge allo stesso modo maschi e femmine e che piace ai giovani considerato che è praticato da più di uno su quattro di quelli con età compresa tra i 25 e i 34 anni, anche se l’interesse aumenta con l’età e raggiunge quasi la metà degli over 65. Una opportunità non solo per chi dispone di ampi spazi all’aria aperta ma anche di semplici terrazzi grazie all’ ampia offerta di piante adatte alla coltivazione in vaso. Infatti le varietà disponibili al vivaio, per preparare l’orto in terrazzo sono tantissime e tra le novità quest’anno oltre ai peperoncini piccanti dalle mille forme ci sono anche tantissimi legumi come piselli, fagioli, fave e ceci. Si tratta in alcuni casi di varietà ottenute naturalmente attraverso incroci naturali, mentre altre volte si tratta di normali prodotti dell’orto che si adattano a crescere anche in spazi ridotti come i vasi. Le piantine più richieste sono quelle di insalata perché sono semplici da coltivare e garantiscono il raccolto dopo appena 40 giorni con un costo di pochi centesimi di euro ma molto gettonate sono anche le piantine di pomodori, soprattutto le varietà per fare il sugo in casa. I prezzi  sono per tutte le tasche; le lattughe e le cipolle sono quelle più economiche ed il prezzo per una vaschetta da almeno 12 piantine può variare  da 1,50 a 2 euro invece per pomodori zucchine, melanzane e peperoni ma anche per piselli, fagioli fave e ceci la vaschetta da 6 piantine può costare da 1,80 a 2 euro. Per realizzare il mini orto da terrazzo non basta scegliere il tipo di prodotto, ma occorre tener presente l’esposizione del balcone, perché le piantine necessitano di una buona dose di luce e calore per crescere bene, ma anche il tipo di terra che per una scelta ideale deve essere prelevata da campo incolto di campagna, (la terra incolta si rigenera e si di arricchisce humus, per cui è molto fertile) e arricchita comunque da concime organico (letame stagionato). L’ortomania è un fenomeno che sta contagiando in realtà tutto il mondo come negli Stati Uniti dove l’orto in terrazzo sta appassionando l’upper class con insalate e pomodori che crescono anche sui tetti di grattacieli e case di New York, San Francisco, Boston. Se  alla Casa Bianca nell’orto di Michelle e Barack Obama si producono broccoli e zucchini, in quello di Buckingham Palace i giardinieri reali coltivano pomodori, fagioli rampicanti, cipolle, porri e carote mentre “un piccolo orto” per la tavola del Papa nei giardini Vaticani era stato  annunciato addirittura dall’Osservatore Romano. Sembra emergere così una nuova attenzione all’alimentazione che risponde alle domande della popolazione mondiale dove crescono quanti sono particolarmente attenti alla qualità e alla sostenibilità della produzioni e arrivano addirittura a coltivare un orto proprio. Una attività scelta da molti come misura antistress, per passione, per gratificazione personale, per garantirsi o la sicurezza del cibo che si porta in tavola o anche solo per risparmiare. Peraltro oltre a far riscoprire il gusto per il cibo locale, fresco, genuino e a recuperare il senso della stagionalità, coltivare un orto o prendersi cura di fiori e piante nei terrazzi o in giardino allunga la vita soprattutto nelle persone mezza età che possono cosi svolgere l’attività fisica necessaria per mantenersi in forma. Sulla base  dello studio dell’Università di Uppsala in Svezia durato 35 anni ed ora pubblicato sul British Medical Journal chi fa giardinaggio o un attività sportiva di modesta intensità guadagna  circa un anno di vita rispetto chi rimane inattivo, ma chi raggiunge livelli di attività più intensa può guadagnare oltre due anni anche se l’impegno deve durare almeno dieci anni prima di vedere un effetto statisticamente significativo.