Home » Stefano Masini » Agricoltura, biodiversità »

Animali selvatici, serve controllo degli animali in soprannumero

16 aprile 2010 0 commenti

Sono migliaia le segnalazioni di incidenti stradali causati dagli animali selvatici che provocano danni, feriti e morti sulle strade anche cittadine mettendo a rischio la vita quotidiana della popolazione. L’ultimo, quello avvenuto a Milano dove un aereo in fase decollo ha impattato con una lepre ed è stato costretto a tornare in piazzola per un controllo.

Oltre ai pericoli per le persone, la moltiplicazione degli animali selvatici sta provocando gravi perdite economiche con i danni causati dalla fauna selvatica che hanno raggiunto in Italia i 100 milioni di Euro l’anno.

Non solo le lepri, ma anche i cinghiali, i lupi, e i caprioli sono sempre più numerosi nella campagne attorno alle città per cui non è più una rarità osservare cinghiali che percorrono le strade dei centri abitati e persino delle grandi metropoli. Il numero di lupi, poi, negli ultimi trent’anni è praticamente triplicato con centinaia di esemplari diffusi su tutta la catena appenninica ed alpina dove si ripetono i casi di aggressione a mandrie e greggi denunciati dai pastori tra i quali si è diffusa la paura, con allevamenti decimati e migliaia di campi con i raccolti distrutti.

Il proliferare di animali selvatici non è piu’ solo una questione di risarcimenti dei danni, ma un fatto di sicurezza delle persone e della vita nelle campagne. Per chi opera nelle aree montane e svantaggiate non è solo è a rischio la possibilità di poter proseguire l’attività agricola, ma anche di circolare sulle strade o nelle vicinanze dei centri abitati.

La Pubblica Amministrazione deve mettere in campo da subito una serie di soluzioni, dai piani straordinari di controllo, per garantire la selezione e il prelievo degli animali in soprannumero, all’accelerazione delle procedure di rimborso dei danni, coordinando in maniera più efficace i diversi enti che sovrintendono alla gestione del territorio.