SALUTE: VINO AL REFRIGERANTE COLPISCE MADE IN ITALY
io di vino adulterato con refrigerante colpisce gravemente un settore che dopo la grave crisi del metanolo ha saputo recuperare in un quarto di secolo grande credibilità grazie all’impegno dei produttori, diventando il simbolo del successo Made in Italy all’estero. Per questo motivo non si può che commentare positivamente il sequestro di oltre 2 milioni di litri di vino, in parte inquinato da liquido refrigerante e in parte con acidità molto superiore al valore da massimo consentito dalla legge, da parte della Guardia di finanza in una cantina cooperativa di Castellammare del Golfo (Trapani). Il vino contaminato era già pronto per essere venduto, e l’intervento del Nucleo di Polizia Tributaria di Trapani, disposto dalla Procura della Repubblica ha impedito che venisse immesso sul mercato un prodotto potenzialmente a rischio per la salute. Tolleranza zero, quindi, di fronte al ripetersi di questi fenomeni che mettono a rischio il lavoro di centinaia di migliaia di agricoltori impegnati a garantire la qualità a tavola. Il vino ha raggiunto oggi un fatturato di dieci miliardi di euro ed è il prodotto che maggiormente contribuisce all’export agroalimentare nazionale con un valore di 3,2 miliardi di euro di bottiglie Made in italy consumate sui mercati esteri.