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Se si smarrisce la ragione

27 marzo 2010 0 commenti

Negli ambienti della mala, avere molti procedimenti penali a carico è motivo di vanto, rappresenta una sorta di medagliere, di marchio di qualità della propria professione criminale. In ambienti normali, avere un procedimento giudiziario a carico è motivo di vergogna se si è colpevoli, almeno di imbarazzo se si ritiene di essere innocenti. Questo avviene nel mondo normale.

In Italia non è così. C’è un politico, che ha larghissimo seguito, e ciò ci fa supporre che le sue idee siano largamente condivise, che ritiene che avere tanti procedimenti a carico sia la dimostrazione della malafede dei giudici. Come se una persona seriamente malata alla quale siano state prescritte molte medicine dicesse che il suo medico è il vero malato e vuole ucciderlo.

C’è un uomo che dice quotidianamente che il mondo si divide in buoni e cattivi, i primi sono coloro che gli danno ragione e i secondi quelli che dissentono da lui. Voi penserete che sia un povero egocentrico, che non sa guardare più in là del proprio naso. Ma se questa logica la estende anche ai giudici che lo indagano e lo processano, ritenendo onesti quelli che lo assolvono e disonesti quelli lo condannano, qualche problema c’è; soprattutto se per sanare la situazione ha il potere di cambiare le leggi e questo potere lo esercita.

In Italia c’è una persona che ama una vita libertina, è al suo secondo divorzio, nonostante la sua età avanzata ama far festa circondandosi di giovani donne…niente di male, si tratta della sua privacy. Ma se quest’uomo si fa paladino della morale cristiana sulla famiglia e sulla vita, e la chiesa gli dà credito, qualcosa di strano c’è.

E’ vero, io dovrei parlare di ambiente, ma se in questo paese è sovvertito diffusamente anche il più elementare principio della logica, non è possibile parlare di un bel nulla, neanche delle cose più banali, figuriamoci di cose complesse come l’ecologia. E infatti il potere che molti politici si attribuiscono di definire arbitrariamente cosa è bene e cosa è male, viene esteso in modo devastante anche alla scienza, trasformandosi nell’arbitraria attribuzione di vero a ciò che conviene e falso a ciò che non conviene alla politica. Ma la scienza si nutre di logica, anche quando sbaglia lo fa seguendo una logica che gli permette di riconoscere e correggere i propri errori. Se si esclude la logica la scienza semplicemente scompare, e tutti sono liberi di farsene una propria. E così c’è chi può dire che il clima non sta cambiando, che l’energia nucleare è la base presente e futura dell’economia mondiale, che la popolazione della Terra può crescere indefinitamente senza alcun problema, che gli OGM risolveranno la fame nel mondo, che i consumi possono, anzi devono aumentare sempre più per produrre benessere, che le risorse del pianeta sono infinite…e permettetemi di annunciarvi che da oggi gli asini (e che asini) volano sempre più in alto con il consenso di tutti. Tutto è possibile in un mondo capovolto, che ha estromesso la logica, cancellato l’etica, la morale e qualsiasi valore oggettivo.

E se si estromette la logica, l’etica e qualsiasi altro valore di riferimento muore la libertà di scegliere e la democrazia diventa uno stanco rituale senza senso.

La mia utopìa è che la logica torni ad abitare fra noi, perché possiamo tornare a discutere, a litigare ed a dividerci pure, ma in un sano confronto di idee.

Alla prossima utopia