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Tonno rosso: slitta il blocco della pesca

21 settembre 2009 0 commenti

tonno
La strada verso il blocco della pesca del tonno rosso è lastricata di buone intenzioni, ma è anche inframmezzata di buche sapientemente scavate da chi nel settore della pesca teme di perdere una rilevante fonte di reddito e trova immotivato il blocco.
E così si va avanti con molta moderazione. Italia, Francia, Spagna, Grecia e Malta hanno fatto blocco, oggi a Bruxelles, impedendo che si facesse un primo passo verso l’iscrizione del tonno rosso nella lista delle specie a rischio di estinzione per la quale viene vietato ogni tipo di commercio a livello internazionale.
Il Comitato dei 27 membri dell’Ue alla Convenzione dell’Onu sul commercio internazionale delle specie in estinzione (Cites), ha infatti deciso che e’ prematuro accogliere l’indicazione della Commissione europea del 9 settembre scorso, ”di sostenere provvisoriamente la proposta del Principato di Monaco” secondo cui il tonno rosso dovrebbe rientrale tra le specie in pericolo.
Il Comitato Cites dell’Ue ritiene quindi che, prima di pronunciasi, sia necessario attendere i nuovi dati scientifici sulla situazione delle risorse che saranno presentati nella riunione a novembre della Commissione internazionale per la conservazione dei tonni dell’Atlantico (Iccat), ossia l’organismo internazionale che decide la gestione delle risorse.
In quel momento si potranno valutare sotto il profilo scientifico e di gestione, eventuali nuove misure di protezione. Il commissario europeo all’ambiente Stavros Dimas ha subito espresso il proprio rammarico per la decisione presa dagli stati membri dell’Ue mentre il collega alla pesca Joe Borg ha indicato che tocca ora all’Iccat prendere le proprie responsabilita’.
La delegazione italiana al Comitato Cities, in particolare, pur essendo assolutamente favorevole ad una gestione sostenibile degli stock del tonno rosso, ha considerato prematuro sponsorizzare l’iscrizione del tonno rosso nell’appendice uno della Convenzione dell’Onu dove rientrano le specie gravemente minacciate di estinzione. Tra quest’ultime ci sono, ad esempio, tutte le tartarughe marine, le grandi balene, i panda fino agli elefanti e ai grandi felini maculati come i ghepardi e le tigri.
Per l’Italia quindi, la valutazione delle risorse di tonno rosso va rinviata a novembre, alla prossima riunione dell’Iccat, in cui si fara’ il punto delle situazione in base agli ultimi dati scientifici a disposizione ma anche ai risultati ottenuti dal piano di ristrutturazione della pesca al tonno rosso lanciato nel 2006. Al riguardo va ricordato che nell’agosto scorso l’Italia ha inviato a Bruxelles il piano per la riduzione del numero di tonniere per la pesca industriale al tonno rosso, il cui numero nei prossimi anni sara’ piu’ che dimezzato,
passando da 49 a 22 entro il 2012. Altrettanto stanno facendo i partner europei.