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Finite le feste, a Milano torna l’Ecopass. Che funziona

8 gennaio 2010 0 commenti

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Dopo la pausa nel periodo delle festività a Milano torna in vigore in vigore l’Ecopass. Il vicesindaco e assessore al Traffico Riccardo De Corato ha ricordato che nel primo semestre del 2009 c’è stata “una riduzione degli accessi delle auto all’interno dell’area del 6,8% e una riduzione delle emissioni di C02 dell’11%“. La media delle concentrazioni di PM10 nei primi undici mesi del 2009, pari a 44 microgrammi per metro cubo, risulta la più bassa rispetto alla media dello stesso periodo relativa agli anni pre Ecopass, dal 2002 al 2007, con 51 microgrammi per metro cubo.

Nei primi 18 mesi di applicazione di Ecopass il numero degli accessi in ingresso all’area si è ridotto del 14,4% e anche il traffico fuori dall’area Ecopass ha subito una riduzione del 6,8%, mentre il numero dei veicoli maggiormente inquinanti in accesso alla “Cerchia dei Bastioni” ha registrato una riduzione del 65,3%, pari a 24.864 veicoli in meno al giorno.
Il totale dei veicoli entrati in area ecopass nei primi nove mesi del 2009 è di 1.195.396 di cui 138.725 (pari all’11.6 per cento) di tipo commerciale e 1.056.671 (pari all’ 88.4 per cento) adibiti al trasporto persone.
Considerando la distribuzione della frequenza degli ingressi, espressa in numero di giorni nei primi nove mesi del 2009, in cui lo
stesso veicolo è entrato nell’area Ecopass, si conferma la “forte prevalenza degli ingressi di tipo occasionale sia per le autovetture per il trasporto persone che per i veicoli commerciali. Solo il 2,5 per cento dei veicoli può essere considerato con ingressi di tipo abituale”.

QUALCHE ALTRO DATO
Al mese settembre 2009 la quota complessiva di veicoli soggetti a pagamento in ingresso all’area Ecopass si è ridotta al 15,3 per cento, corrispondente ad una riduzione del 22 per cento rispetto a dicembre 2008. Ecopass, spiega ancora il Comune, “mantiene il proprio effetto strutturale sulla composizione del parco auto circolante: complessivamente i veicoli soggetti al pagamento (classi 3, 4 e 5) si sono ridotti del 67 per cento – pari a 25.512 veicoli in meno al giorno (rispetto al 60.7 dello stesso periodo del 2008) e i veicoli non soggetti al pagamento (classi 1 e 2) sono aumentati del 16 per cento – pari a 8.377 veicoli in più al giorno”. Anche per primi nove mesi del 2009 Ecopass ha avuto un effetto positivo sulla velocità dei mezzi di trasporto pubblico con un aumento pari a 8,1 per cento rispetto al periodo pre Ecopass.
Per quanto riguarda i passeggeri delle metropolitane con destinazione all’interno dell’area Ecopass c’è stato un aumento del 3 per cento pari a circa 7.836 passeggeri in più al giorno. Rispetto al 2007, si è verificato un significativo calo degli incidenti in area Ecopass durante l’orario di applicazione del provvedimento: tale riduzione è quasi pari all’11 per cento se si considerano gli incidenti totali (877 nel 2009 rispetto ai 984 del 2007) e sale ad oltre il 16 per cento se si considerano i soli incidenti con feriti (525 nel 2009 rispetto ai 629 del 2007).

Migliorano anche i dati ambientali dei primi nove mesi del 2009. Le concentrazioni medie di PM10 nell’area Ecopass sono state di
41 mg/mc (rispetto ai 48mg/mc medi del 2002-2007). Nel 2009 il raggiungimento del 35esimo giorno di superamento del valore limite di 50 mg/mc è stato il 22 febbraio, due giorni dopo rispetto il 2008 (20 febbraio) un nuovo record per Milano soprattutto se confrontato con gli anni 2002-2007 in cui il raggiungimento del 35esimo giorno è avvenuto tra il 4 e il 15 febbraio. Da una stima della riduzione delle emissioni da traffico, si deduce che la riduzione media delle emissioni all’interno dell’area Ecopass – attribuibile al provvedimento – nella fascia oraria 7.30-19.30, è stata del 21 per cento per il Pm10 allo scarico. Le emissioni totali di Pm10 si sono ridotte del 16 per cento. La riduzione del costo sociale derivante dalla diminuzione delle emissioni di Pm10 è di 2.4 milioni di euro. Le emissioni di ammoniaca si sono ridotte del 45 per cento, quelle degli ossidi di azoto si sono ridotte del 18 per cento e quelle dell’anidride carbonica, come si è visto, dell’ 11 per cento.