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Gare di motonautica nel ‘santuario dei cetacei’, animalisti infuriati: “Uno scandalo internazionale”

16 luglio 2010 0 commenti

balenottera-santuarioUna gara di motonautica nel ‘santuario internazionale dei cetacei Pelagos’, area marina “teoricamente” protetta da un accordo tra Italia, Francia e Principato di Monaco, nel mare compreso tra la Toscana, la Sardegna, la Corsica e la Provenza.

La gara di off shore è prevista dal 27 al 30 luglio: si tratta del Primatist Trophy 2010, che partirà da Porto Azzurro all`Elba per concludersi a Talamone, passando per Porto Ercole. “Un vero scandalo internazionale”, è la denuncia di Legambiente che chiede l`intervento del ministro dell`Ambiente per bloccare la manifestazione nell`area marina protetta.

“Il Santuario dei cetacei somiglia sempre di più a una presa in giro – ha spiegato nei giorni scorsi Umberto Mazzantini, responsabile Legambiente Arcipelago Toscano – E` protetto, di fatto, da vincoli molto blandi e l`unico vero divieto era rivolto, appunto, alle gare di motonautica. Da tempo abbiamo denunciato il lavaggio di cisterne a mare, il passaggio di petroliere e navi pericolose accanto al mare protetto dell`Arcipelago Toscano, la presenza di containers affondati, pescatori abusivi con reti derivanti e il rischio di trivellazioni petrolifere e addirittura la follia di una centrale nucleare a Pianosa. Ora crolla anche l`ultimo baluardo di tutela ufficiale. Qualcuno ci deve spiegare se questo è il modo di gestire quella che dovrebbe essere l`rea marina protetta più grande d`Europa”.

“Non è passato neanche un mese da quando il ministro Prestigiacomo ha dichiarato, insieme al suo omologo francese, la volontà di affrontare la questione della gestione comune delle acque tra Italia e Francia – aggiunge il vice presidente di Legambiente Sebastiano Venneri -. Chiediamo il suo intervento per bloccare questa manifestazione insensata nel tratto di mare che ospita il maggior numero di cetacei dell`intero bacino mediterraneo. Chiediamo inoltre al ministro di intervenire per assicurare il funzionamento del Comitato di Pilotaggio, l`ente con sede a Genova che dovrebbe gestire Pelagos bloccato e rimasto sulla carta anche per le inadempienze del nostro Paese”.

Ieri, sulla questione, era intervenuto anche il Wwf, esprimendo il proprio disappunto:

“Eventi impattanti come le gare di motonautica previste a fine luglio nelle acque che coincidono con l’area del santuario Pelagos per i cetacei, che vedrebbero sfrecciare bolidi inquinanti e rumorosi tra l’isola d’Elba e la costa toscana tra Talamone e Argentario, rappresentano per il Wwf una vero sfregio rispetto al primo degli impegni che le parti contraenti avevano sottoscritto in occasione dell’istituzione del Santuario che da Montecarlo e per gran parte del Tirreno settentrionale dovrebbe proteggere i cetacei e tutta la biodiversità marina”.

Una delle regole del santuario, infatti, è quella di “garantire uno stato di conservazione favorevole dei mammiferi marini proteggendoli, insieme al loro habitat, dagli impatti ambientali negativi diretti o indiretti delle attività umane’’.  Il Wwf chiede ancora che “il ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare renda operativa al piu’ presto la ‘cabina di regia’ internazionale istituita ma ancora del tutto inefficiente e non in grado di garantire la gestione efficace del Santuario e il rispetto degli obiettivi che sono stati stabiliti nelle Linee guida tra Italia, Francia e Principato di Monaco sin dal 2003 nella Prima Conferenza delle Parti Contraenti”