La lotta per la biodiversità? “Un totale disastro”. E il conto sarà salato
“Un totale disastro”. Tre parole per definire lotta per la tutela della biodiversità nel mondo. A pronunciarle nel corso di una conferenza ai Kew Gardens di Londra è stato Ahmed Djoghlaf, segretario esecutivo della Convenzione Onu sulla Biodiversità.
“Quello a cui assistiamo oggi è un totale disastro – afferma Djoglaf ripreso dal Guardian – nessun paese ha raggiunto i propri obiettivi su questo tema, e stiamo perdendo biodiversità ad un tasso senza precedenti. Se continuiamo cosi’ il punto di non ritorno verrà raggiunto molto presto, e il futuro del pianeta dipende dalle decisioni dei singoli governi nei prossimi anni’’.
Le cifre parlano chiaro: ogni giorno il nostro pianeta perde dalle 150 alle 200 specie di piante o animali, un tasso di estinzione 1000 volte superiore a quello naturale.
“Molti piani sono stati elaborati su questo tema all’inizio degli anni ‘90 – afferma il segretario – ma sono ancora sulle scrivanie dei ministri. I vari paesi sono legalmente obbligati ad agire, ma solo 140 hanno una qualche bozza di piano, e solo 16 lo hanno rivisto dal 1993’’.
E il conto potrebbe essere salato. Sembra, infatti, che il costo per salvare i benefici derivanti dalla biodiversità, dall’impollinazione alla scoperta di nuovi farmici, sarà da 10 a 100 volte superiore rispetto a quello necessario per salvare piante e animali che ora le forniscono. Queste, almeno, le conclusioni che verranno presentate il prossimo ottobre dall’Onu in un rapporto sulle conseguenze economiche derivanti dalla perdita di biodiversità.