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Salviamo il panda gigante: potrebbe tornare selvaggio entro 15 anni

10 dicembre 2010 0 commenti

Panda giganteLa reintroduzione del panda gigante in natura sembra più vicina. Gli sforzi per salvare questa specie dall’estinzione sembrano infatti ad un punto di svolta. Soprattutto grazie alle strategie degli scienziati del Chengdu Panda Breeding Research Centre, in Cina, che, dal 1987 visto nascere e crescere 168 esemplari. La difficoltà nel garantire la sopravvivenza della specie è legata alla brevissima finestra riproduttiva delle panda femmina (72 ore l’anno). Al Chengdu i ricercatori le hanno provate tutte, riferisce la Bbc. Hanno cercato di eccitare i panda maschi con il profumo delle femmine.

Hanno provato anche col Viagra.  Il problema è che la mole degli animali e la natura degli organi sessuali (il pene del maschio è piuttosto piccolo) impone alla coppia una posizione ben precisa per la riproduzione. E, spiegano i ricercatori, i panda hanno dimostrato scarsa conoscenza di questa posizione. Gli studiosi hanno provato anche con i video di educazione sessuale. Niente da fare. Non è rimasto che ricorrere all’inseminazione artificiale. Più della metà delle femmine dà alla luce due cuccioli alla volta, ma ha tempo, latte ed energie per curarne uno solo. I ricercatori, allora, hanno ingannato le mamme panda facendo allattare i gemelli alternativamente. Grazie a questa combinazione di cure materne e di sostegno artificiale, il tasso di sopravvivenza dei cuccioli è salita al 98%. Se tutto procede come previsto, il panda gigante potrebbe tornare selvaggio entro 15 anni.