Legambiente, Lipu e Wwf denunciano: “A Palermo prosegue il mercato illecito di cardellini”
“Domenica di bracconaggio nel centro di Palermo con un vero e proprio mercato dell’illegalità”. La denuncia è di Lipu, Wwf e Legambiente secondo cui, “dopo gli interventi delle Forze dell’Ordine, gli ‘uccellatori’ che ogni domenica mattina si danno appuntamento nel mercato storico di Ballarò, hanno ripreso in massa il possesso della piazza. Forse favoriti dal fine settimana natalizio hanno occupato tutti gli angoli delle viuzze dove usualmente si installano. Decine di bracconieri e molti di più acquirenti”.
I volontari di Lipu, Wwf e Legambiente anche il giorno di Santo Stefano, hanno ispezionato il luogo. “Numerose gabbie cosiddette a ‘ricevitore’, ovvero bassi e larghi contenitori in legno, stracolmi soprattutto di cardellini e non solo- denunciano- Fringuelli, verzellini ed altri fringillidi particolarmente protetti dalla legge. Presenti anche gli incroci allevati tra canarini e cardellini, oltre che ad allevatori di canarini e pappagallini. Un vero e proprio mercato dell’illegalità”. Per questo motivo Wwf, Lipu e Legambiente sono tornati a sollecitare, dopo i recenti interventi, il Prefetto e le massime autorità di Polizia cittadine.
“Quello che occorre – dicono Lipu, Wwf e Legambiente- non è solo il presidio della piazza, facilmente aggirabile con spostamenti di poche decine di metri nel dedalo di stradine di Ballarò, ma le perquisizioni domiciliari nelle case dei bracconieri fermati ed il sequestro dei mezzi, avvero delle autovetture utilizzate dagli stessi per trasportare e spesso vendere la fauna selvatica rubata alla vita libera”. Secondo le Associazioni “bisogna infatti incidere sui beni di rilevanza economica. I reati venatori, tutti di natura contravvenzionale, non fanno alcuna paura a persone in buona parte pluripregiudicate ed allenate a fuorviare gli obblighi di legge”.
“Occorre inoltre che le Forze dell’Ordine in borghese provvedano minuti prima all’intervento, a documentare i reali possessori delle gabbiette stracolme di uccellini protetti – dicono – La tattica utilizzata dai bracconiere al momento della qualificazione delle Forze dell’Ordine è, infatti, quella di negare il possesso delle gabbiette dichiarando di trovarsi in quel luogo per caso”.