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Tutela di rapaci e cicogne sullo Stretto di Messina, torna il campo internazionale di protezione

6 aprile 2011 0 commenti

uccelloniLunedì parte il campo internazionale per la protezione dei rapaci e le cicogne in migrazione sullo Stretto di Messina organizzato da Wwf Italia, Associazione Mediterranea per la Natura e Nabu. Una data che in questo 2011 e’ ‘piu’ speciale’ del solito: infatti, spiega l’associazione del Panda, “l’anno dedicato dall’Europa al volontariato coincide con il trentesimo anno di attivita’ del campo di vigilanza per la difesa dei rapaci migratori sullo Stretto di Messina”. Il Wwf ricorda che “erano stati contati 3.198 rapaci e ben 1.185 colpi di fucile durante la prima edizione del campo 3 decenni fa”, mentre nel 2009 “erano ben 42.406 rapaci e solo 8 gli spari”.

Numeri che dimostrano un radicale cambiamento, ma che non devono far dimenticare che “non va abbassata la guardia, e per questo si replica anche quest’anno”. Gia’ in questi primi giorni di aprile i primi, infatti, “censimenti hanno gia’ registrato la presenza di 1.450 uccelli di 18 specie diverse, tra cui i rari Capovaccaio, Grillaio e Albanella pallida”. Specie protette dalla legge, come Falco pescatore, Capovaccaio e Cigogna nera, venivano uccise in passato peraltro in periodo di caccia chiusa, da appostamenti fissi vietati, bracconaggio alla luce del sole compiuto da centinaia di persone, migliaia alcuni giorni, a scapito di splendidi migratori il cui unico errore era passare su questa rotta migratoria, fino ad allora conosciuta solo dalle doppiette.

“Ogni anno- sottolinea Anna Giordano, del Wwf Messina- presidiamo questi monti dove dall’azione di repressione, si e’ passati finalmente alla prevenzione”, e ciò anche “grazie alla decisiva collaborazione delle forze dell’Ordine (Corpo Forestale, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia)”. Ma queste specie animali “c’e’ sempre qualcuno che prova ancora oggi ad ucciderle, ed e’ anche per questo che continuiamo a presidiare questa rotta migratoria incredibilmente ricca di specie anche rare”.

Ma l’impegno del Wwf per la biodiversita’ non si ferma qui: da domenica e fino al 20 maggio in Campania partira’ la nuova edizione del campo di vigilanza anti bracconaggio e tutela ambientale, “in particolare nella provincia di Salerno e nel parco nazionale del Cilento”. La vigilanza, fa sapere l’associazione del Panda, “sara’ svolta da oltre 50 guardie volontarie venatorie Wwf campane e del resto d’Italia, in una operazione straordinaria sia diurna che notturna”. La vigilanza riguardera’ l’antibracconaggio, la lotta all’inquinamento ambientale, la gestione di rifiuti, la vigilanza ittica, la vigilanza nei parchi oltre a all’attivita’ di formazione e comunicazione. Nell’operazione sono coinvolti Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Polizia di Stato e polizia provinciale di Salerno.