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Lipu: buona la strategia europea per la biodiversità

4 maggio 2011 0 commenti

birdLa Lipu-BirdLife Italia accoglie positivamente la nuova strategia dell’Unione europea sulla biodiversita’, che definisce le azioni chiave da adottare per fermare il declino della biodiversita’ e degli ecosistemi entro il 2020.

“La strategia -sottolineano dall’associazione– e’ in grado di avvicinare l’Europa alla sostenibilita’ ambientale, anche se avremmo preferito obiettivi piu’ ambiziosi. Una strategia che comunque potra’ essere realizzata solo se pienamente attuata e finanziata dalla Ue e dagli stati membri”. Allo stesso tempo, si ribadisce che i reali test d’impegno della Ue a raggiungere il target biodiversita’ sono le riforme dei settori pesca e politiche agricole, attualmente in discussione a Bruxelles.

La nuova strategia offre un positivo anche se poco ambizioso programma per salvare il nostro capitale naturale -ha detto Angelo Caserta, direttore regionale di BirdLife Europa – Resta da vedere se Ue e stati membri avranno la volonta’ politica di porre effettivamente fine alla pesca intensiva e di spostare le sovvenzioni agricole da quegli agricoltori che stanno danneggiando l’ambiente a quelli che praticano l’agricoltura sostenibile”.

La strategia prevede sei obiettivi e relative azioni per contrastare il crollo della biodiversita’, ma evidenzia chiaramente il ruolo chiave svolto dai due settori piu’ problematici: agricoltura e pesca. La strategia richiede riforme di vasta portata, tra cui la coerenza tra le attivita’ di pesca e la capacita’ di rigenerazione degli stock ittici; ed inoltre l’estensione delle misure agro-ambientali amiche dell’ambiente. “Nel 2010 -ricorda la Lipu- l’Ue ha fallito l’obiettivo di arrestare il declino della biodiversita’, ma i capi di stato hanno rinnovato il loro impegno, promettendo di invertire il declino e di avviare ingenti sforzi per il ripristino ambientale entro il 2020″. A livello mondiale, in occasione del vertice tenuto lo scorso anno a Nagoya, in Giappone, l’Ue ha aumentato gli stanziamenti per raggiungere la sostenibilita’ nei settori dell’agricoltura e della pesca, e gli sforzi per eliminare gradualmente, entro la fine di questo decennio, le sovvenzioni dannose per l’ambiente. Con il bilancio comunitario e le politiche settoriali per il periodo 2014-2020, la Ue affrontera’ nel 2012 tappe importanti. “Ma e’ chiaro -affermano ancora dalla Lipu- che senza riforme significative da attuare subito, le chances di successo della nuova strategia per la biodiversita’ saranno ridotte quasi a zero”.

“Stiamo raggiungendo velocemente un punto di non ritorno -ha aggiunto Caserta- Se vogliamo guidare il nostro pianeta nuovamente entro i limiti di sicurezza ecologica e climatica, i governi devono agire ora e guardare al di la’ di interessi di breve termine. Avere una strategia e’ un buon inizio, ma cio’ che conta sono le azioni che si intraprendono”.