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Il fine giustifica il mezzo di trasporto

5 maggio 2011 0 commenti

logo bici 724x198Se l’obiettivo di chi ci amministra fosse davvero quello di farci vivere in città con meno traffico, meno smog, meno rumore e con una migliore qualità della vita, una maggiore sicurezza, una piacevole fruibilità degli spazi urbani, il fine dovrebbe giustificare il mezzo di trasporto. Anzi un obiettivo di questo tipo dovrebbe forse imporre un rovesciamento delle gerarchie che caratterizzano la mobilità attuale, assegnando all’auto un ruolo marginale (riducendo il suo uso solo ai casi in cui è effettivamente insostituibile) e dando strada alle biciclette, ai pedoni, al trasporto pubblico e a tante altre soluzioni (bike sharing, car sharing, car pooling) in grado di far risparmiare tempo, soldi, salute, spazio, inquinamento, stress.

Questo rovesciamento dei ruoli (bici protagonista, auto nell’angolo) lo ha proposto in questi giorni il Giretto d’Italia, singolare sfida sulla ciclabilità urbana organizzata da Legambiente, Fiab e Cittainbici. Nelle 27 città che stanno partecipando alla gara check point piazzati in vari punti del territorio comunale contano tutti i mezzi in transito e, alla fine, vinceranno le città che hanno più bici in circolazione. Al di là dell’aspetto “agonistico” i primi risultati della gara che arrivano da Trento o Udine, da Ferrara o Parma, da Padova o Vicenza stanno già dimostrando che c’è un Paese che già pedala e pure parecchio. E questa massa di persone che prende quotidianamente la bici per andare a scuola o al lavoro è la dimostrazione sul campo (su strada) che per avere città con meno auto non bisogna arrivare per forza a Copenaghen, Amsterdam o Berlino. E’ possibile anche qui da noi a patto che si realizzi quel tanto auspicato cambiamento culturale nel Paese: un cambiamento culturale che deve riguardare però non tanto i cittadini e le loro abitudini, quanto piuttosto le abitudini di chi ci amministra. Perché se l’obiettivo dei nostri sindaci non fosse solo quello di essere rieletti, ma quello di essere rieletti anche grazie al fatto che hanno lavorato durante il loro mandato per farci vivere in città con meno traffico e con una migliore qualità della vita, quasi sicuramente le nostre città si sposterebbero in maniera completamente differente, con più trasporto pubblico, più bici e più pedoni e meno traffico.