SOLAR ECONOMY: GLI STATI UNITI ACCELERANO
Carpe Diem! Per gli imprenditori. Per i politici! Questo è il momento degli investimenti nella Solar Economy, almeno negli Stati Uniti.
Oggi è arrivato il tanto atteso via libera definitivo dalle autorità governative USA alla realizzazione della più grande centrale a concentrazione (solare termodinamico – Concentrated Solar Power (CSP)) del mondo, che Solar Trust of America (società composta rispettivamente da Solar Millennium che detiene il 70%, Ferrostaal che detiene il 30%) avvierà a Blythe in California, su un terreno di proprietà demaniale, da 1000 MW complessivi. La centrale di Blythe sarà costituita da 4 impianti a specchi parabolici da 242 MW ognuno, per una potenza complessiva di circa 968 MW. La realizzazione del primo impianto inizierà entro il 2010 e sarà completata nel 2013.
Forti degli stimoli e delle azioni coraggiose di Obama, che continuano, a pochi giorni dalle elezioni di mid term che segneranno, come è tradizione, uno spostamento della maggioranza parlamentare verso i repubblicani, nella direzione di politiche virtuose di protezione del clima e di innovazione verso le tecnologie low carbon. Mentre la locomotiva a stelle e strisce va avanti, in California le lobby dei petrolieri scaldano i muscoli e stanno promuovendo un referendum denominato “California Jobs Initiative” per spazzare via la legge sul clima del Governatore Schwarzenegger. Agitano demagogicamente lo spauracchio della disoccupazione, per fermare misure ambientalmente ed economicamente giuste, le quali più che far perdere posti di lavoro, limiterebbero i profitti dei petrolieri e delle utilità elettriche sbilanciaste sui combustibili fossili. Ma i dati raccontano un’altra America: al 2020, l’energia solare (termodinamico e fotovoltaica) movimenterà investimenti per 110 miliardi di dollari, con un incremento annuo del 44% della capacità installata che raggiungerà al 2020 i 45 GW.
Nel 2010 la capacità solare operativa negli Stati Uniti non supera i 1.000 MW per il FV e i 400 MW per il solare a concentrazione (solare termodinamico – Concentrated Solar Power CSP), ma si prevede tra dieci anni di raggiungere rispettivamente, i 15 GW e 30 GW.
Tale grande sviluppo del solare negli USA, trainato sempre dalla California, è dovuto al calo notevole dei costi e alle misure di stimolo predisposte dalla Casa Bianca. Oggi i costi del fotovoltaico si aggirano attorno ai 138 €/MWh, rispetto ai 35 €/MWh del carbone, a cui si deve aggiungere almeno altri 15-20 €/tonnellata di CO2 emmessa. Gli incentivi pubblici e il drastico calo dei costi potrebbero già dal 2015 annullare queste differenze.
Aldo Iacomelli