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Ispra: la banca dati genetica del lupo inchioda bracconiere ligure

1 febbraio 2011 0 commenti

collana Borzonasca foto Lab Genetica ISPRA

Voleva farsi una collana, una “semplice” collana di denti di lupo. Per questo ne ha uccisi due andando incontro a una condanna unica ed esemplare: 7 mesi di reclusione con la condizionale. E’ la prima volta che nel nostro paese qualcuno paga per questo tipo di reato. Una decisione che segna un enorme passo avanti in termini di civiltà e un duro colpo sferrato contro chi per sport o per puro sfizio uccide gli animali. E’ accaduto ad un bracconiere di Sopralacroce -frazione di Borzonasca che, uccidendo i due l upi di cui uno ritrovato senza muso, ha utilizzato ben dieci denti per regalarsi un monile come dire “ fatto a mano” . Ad inchiodarlo, il Dna di un altro dente che, grazie alla banca dati genetica del lupo – proprietà dell’Ispra – è stato associato sia alla collana che alla carcassa senza muso dell’animale ritrovato dal corpo forestale.

Quella del lupo italiano, specie protetta dal 1992, è una storia fatta di alti e bassi: scomparso dalle Alpi tra primi anni dell’800 e gli inizi del 900 riappare dopo la II guerra mondiale, raggiungendo ai nostri giorni circa 1000 esemplari lungo tutto l’Appennino. Ma oggi la specie si ritrova ad essere nuovamente minacciata. Ogni anno il 20% degli esemplari muore per incidente o vittima di atti di bracconaggio ( tra cui avvelenamenti da sostanze proibite come il cianuro o anticoagulanti utilizzati per i topi). A monitorare Lupo (SILA)costantemente la situazione, la banca dati dell’ISPRA che dal 2000, in collaborazione con i Parchi nazionali e le Regioni Umbria, Marche ed Emilia Romagna rileva il Dna dei lupi analizzando campioni fecali ritrovati in queste zone. “La banca genetica – ha spiegato Ettore Randi dirigente ISPRA – si è rivelato lo strumento decisivo per la conclusione dell’indagine. Tramite le nostre analisi infatti è stato possibile smentire punto per punto tutte le dichiarazioni del bracconiere che negava, addirittura, la provenienza nazionale dei due lupi uccisi”.