Vauban, la città tedesca che fa a meno delle auto
Vivere senza automobile si può? Se l’esperienza personale di chi ci riesce non è sufficiente, c’è un articolo del New York Times dedicato a Vauban, la piccola città tedesca organizzata per fare a meno dell’auto. Si muovono tutti a piedi, in bici, coi mezzi pubblici.
I residenti hanno scelto di vivere lì per questo, e dicono che si sta benone. Meno inquinamento (il traffico è responsabile del 12% delle emissioni europee di gas serra) e soprattutto meno stress. Come fanno? C’è un concetto chiave.
Come dice un residente di Vauban: se hai un’auto, tendi ad usarla. Si può aggiungere: se non ce l’hai, semplicemente scopri che puoi far senza.
Un know-how che abbiamo dimenticato, così come i contadini quasi quasi non sanno più come si munge una mucca senza la mungitrice: dopo la Seconda guerra mondiale in tutto il mondo si sono sviluppati quartieri residenziali che presuppongono l’uso dell’automobile per andare in qualsiasi luogo, per fare qualsiasi cosa.
A Vauban, 5.500 abitanti alle porte di Friburgo, le cose funzionano diversamente. Divieto di transito alle auto ovunque, con due sole eccezioni: i mezzi pubblici di trasporto nella via principale, e i veicoli privati in alcune strade periferiche.
Chi possiede un’auto non se la porta nel garage sottocasa. La lascia in un parcheggio periferico, dove un posto auto costa circa 30.000, diconsi trentamila, euro all’anno.
Così il 70% delle famiglie di Vauban non possiede nemmeno l’auto. Il 57% l’ha venduta al momento di trasferirsi lì. Ci sono auto collettive e il car sharing per le rare occasioni in cui non si può fare a meno di un mezzo di trasporto individuale.
Un altro modo di spostarsi è possibile, insomma. E a me piace.
Sul New York Times Vauban, la città tedesca che fa a meno dell’auto
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